'Patto d'onore' tra clan di Catania e Mazara del Vallo: 15 arresti (FOTO - VIDEO)
Un'alleanza mafiosa tra gruppi di Catania e del Trapanese legati alla cosca Mazzei è al centro dell'inchiesta 'Sciroccco' della Dda etnea che ha portato all'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 28 indagati: 10 in carcere, cinque agli arresti domiciliari e otto misure interdittiva. Sequestrati beni per 20 milioni di euro. Il provvedimento è stato eseguito da carabinieri del nucleo Investigativo del comando provinciale di Catania e da militari del nucleo di Polizia economico finanziaria della guardia di finanza. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione per delinquere e mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni, impiego di beni di provenienza illecita, falso in atto pubblico, emissione di fatture per operazioni inesistenti, occultamento o distruzione di scritture contabili. Il Gip ha contestato l'aggravante del metodo mafioso per agevolare il clan Mazzei.
Estorsioni, ricostruzione dell'organico e delle dinamiche all'interno del clan Mezzei e anche una 'frode carosello all'Iva' con l'emissione di false fatture per oltre 100 milioni di euro che avrebbero fruttato un utile di 8,8 milioni. E' quanto emerso dall'inchiesta 'Scirocco' di carabinieri e guardia di finanza di Catania, coordinati dalla Dda etnea, che hanno eseguito un'ordinanza cautelare per 23 indagati: 10 in carcere, cinque agli arresti domiciliari e otto misure interdittive. Le indagini sono state avviate nel settembre del 2016 per monitorare le attività della 'famiglia' Mazzei e, in particolare, del suo componente di spicco, Angelo Privitera, detto 'Scirocco'. I carabinieri hanno individuato l'esercizio commerciale, dove il clan teneva dei vertici per parlare delle attività illecite, come usura ed estorsioni, ma anche delle tensioni interne alla stessa 'famiglia'. Militari dell'Arma hanno anche accertato il riciclaggio di soldi 'sporchi' nel settore delle scommesse online e nella gestione completa delle apparecchiature elettroniche da gioco. Dalle indagini sono emersi collegamenti con imprenditori che gestivano depositi di impianti di carburanti coinvolti in operazioni finalizzate alla frode fiscale e in particolare con Francesco Burzotta, indicato come "soggetto orbitante nell'ambiente mafioso di Mazara del Vallo". Accertamenti della guardia di finanza di Catania hanno fatto luce sulla cosiddetta 'frode Carosello dell'Iva'. Il gruppo, secondo l'accusa, riusciva a evadere il pagamento dell'imposta attraverso l'intervento di 'falsi esportatori abituali' che emettevano dichiarazioni d'intento non veritiere, consentendo di acquistare da soggetti italiani carburante senza l'applicazione dell'Iva per poi non rivenderlo all'estero, ma nel territorio nazionale. Indagini sono state eseguite anche sull'acquisto di carburanti da fornitori britannici, maltesi e della Repubblica Ceca da parte della Lubricarbo di Sergio Leonardi al quale carabinieri e guardia di finanza hanno sequestrato beni per 10 milioni di euro, comprese quote societarie di 10 imprese commerciali, tra l'altro titolari di 7 distributori stradali.
Vi sono anche costosi orologi d'oro, brillanti ed un ingente somma di denaro contante tra i beni sequestrati durante l'operazione 'Scirocco', condotta da carabinieri e Guardia di finanza tra Catania ed il Trapanese, che ha fatto emergere estorsioni, una 'frode carosello all'Iva' con l'emissione di false fatture per oltre 100 milioni di euro e permesso di ricostruire l'organico e le dinamiche nel clan Mazzei. Oltre ai circa 20 milioni di beni sequestrati per sproporzione e perché ritenuti di provenienza illecita 50 mila euro, sono stati sequestrati in casa dell'amministratore della 'Lubricarbo Srl' Sergio Leonardi, di 42 anni - tra gli arrestati - circa 50 mila euro, orologi 'Rolex' ed 'Audemars Piguet' e brillanti il cui valore é ancora da stimare. In ognuna delle tasche dei suoi abiti gli investigatori hanno trovato mille euro in contanti.
"L'operazione di oggi è emblematica di quella che è la perfetta sinergia che si può realizzare tra criminalità organizzata e mondo dell'imprenditoria. Queste situazioni fotografano una realtà in cui l'imprenditoria sana si trova sempre più messa all'angolo perché, data l'illecita concorrenza, di questi imprenditori spregiudicati, non può operare sullo stesso piano e con lo stesso tipo di armi". Lo ha affermato il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro incontrando i giornalisti in merito all'operazione determinata 'Vento di scirocco', che ha portato all'emissione di 23 ordinanze restrittive nell'ambito di una indagine da parte di Guardia di finanza e carabinieri che ha portato alla luce estorsioni, una 'frode carosello all'Iva' con l'emissione di false fatture per oltre 100 milioni di euro che avrebbero fruttato un utile di 8,8 milioni e permesso di ricostruire l'organico e delle dinamiche all'interno del clan Mazze. "Se s'importa il gasolio in una determinata maniera, se si riesce a farlo entrare nel circuito commerciale in una determinata maniera - ha aggiunto Zuccaro - é ovvio che l'imprenditore onesto non può andare avanti. Se vi sono imprenditori che sono disposti a ricorrere alla mediazione e all'intervento dell'arroganza mafiosa, non vi é dubbio che per gli imprenditori onesti vi é sempre meno spazio. Noi riteniamo essenziale questa azione di contrasto per assicurare uno sviluppo a questo territorio i cui lo sviluppo da tempo manca".
Elenco persone destinatarie delle misure cautelari: in carcere
1. BURZOTTA Francesco, nato a Mazara del Vallo (TP) l’11.5.1960;
2. GIANNONE Salvatore, nato a Caltanissetta il 10.3.1956;
3. LEONARDI Sergio, nato a Catania il 7 febbraio 1978;
4. LO RE Luciano, nato a Catania il 16.6.1971;
5. LO RE Pietro, nato a Catania il 25.5.1965;
6. LORIA Claudio, nato a Catania il 3.12.1969;
7. MINNELLA Sergio, nato a Catania il 14.12.1960;
8. MUNZONE Carmelo, nato a Catania 17.06.1956;
9. PRIVITERA Angelo, nato a Catania il giorno l’1.8.1964;
10. PANTALENA Carmelo, nato a Catania il 23.2.1973, in atto detenuto nel carcere di Catania “Bicocca”;
agli arresti domiciliari:
11. BARBARINO Eugenio, nato a Giarre (CT) il 28.8.1984;
12. CALDARERA Alessandro Concetto, nato a Catania il 16 aprile 1969;
13. LIZZOLI Alessandro, nato a Catania il giorno 11.2.1972;
14. TOSCANO Bernardo, nato a Catania il 04.12.1968;
15. PONTURO Massimiliano, nato a Catania il 27.6.1979;
Divieto temporaneo di esercitare imprese e gli uffici direttivi:
16. AGOSTA Alberto Pietro, nato a Catania il 31 agosto 1986;
17. CAMPAGNA Antonino, nato a Catania il 29 novembre 1964;
18. CUTRONA Filippo, nato a Catania il 16 gennaio 1990;
19. FALSAPERLA Gioacchino, nato a Catania l’11 agosto 1965;
20. FRAZZETTO Salvino, nato a Catania il 15 settembre 1959;
21. GIUFFRIDA Salvatore, nato a Catania il 27 giugno 1983;
22. PANDETTA Federico, nato a Catania il 9 giugno 1983;
23. PINTA Salvatore, nato a Mazara del Vallo (TP) il 21 agosto 1956;