Pugno di ferro ad Avola, niente più acqua a chi non paga le bollette
Da febbraio gli uffici comunali procederanno alla verifica delle utenze idriche morose domestiche, che qualora non rientrino nelle utenze non disalimentabili previste nella delibera dell’Arera, riceveranno l’avviso di costituzione in mora con aggravio delle spese e il conseguente distacco della fornitura idrica.
Cambio di marcia nella riscossione del canone idrico, quindi, considerato che nell’ultimo bimestre del 2019 si è proceduto alla verifica delle posizioni debitorie delle attività produttive e all’invio alle utenze morose degli avvisi bonari per il pagamento e la regolarizzazione. In tutto, finora, sono stati avviati alla notifica circa 400 provvedimenti.
L’ufficio Tributi, come prescritto dal Collegio dei Revisori dei Conti, già nei primi giorni del 2020, ha provveduto alla verifica di quanti hanno provveduto a mettersi in regola mettendo a disposizione anche gli strumenti regolamentari approvati dall’amministrazione per venire incontro agli utenti, come la rateizzazione dell'imposta.
Da questa verifica è risultato che alcune utenze di attività produttive, alla scadenza dei termini, non hanno provveduto a regolarizzare la propria posizione per cui da oggi saranno notificati gli avvisi di messa in mora, e decorso il termine di 20 giorni, si procederà al distacco dell’utenza idrica e alla conseguente sospensione dell’attività, così come normato dalle leggi ed esplicitato nella deliberazione dell’Arera del 16 luglio 2019 n. 311, non trattandosi di utenti finali non disalimentabili. Pertanto, gli utenti che ancora non avessero proceduto alla regolarizzazione della propria posizione sono invitati a verificare e procedere al pagamento di quanto dovuto per evitare il distacco.