In fiamme l'auto del presidente del consiglio comunale di Rosolini
Il 2020 si apre a Rosolini con un 'avvertimento' con il fuoco. Questa volta i piromani hanno mirato alla terza carica istituzionale della città, appiccando le fiamme all'auto del presidente del Consiglio comunale, Piergiorgio Gearratana, una Nissan Qashqai. Secondo quanto si è appreso, i malviventi sono entrati in azione la scorsa notte verso le 2 in via Gonzaga, appiccando le fiamme alla vettura del presidente che è anche un esponente di primo piano del Partito democratico. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Noto ed i carabinieri del Nucleo radiomobile della città barocca. Nel luogo dove è stato compiuto l'attentato, non ci sarebbero telecamere che avrebbero ripreso l'azione dei malviventi. Piergiorgio Gerratana è stato per un breve periodo anche assessore regionale nel governo Crocetta.
"A nome di tutto il partito siciliano, esprimo la massima solidarietà e vicinanza a Piergiorgio Gerratana, esponente del Pd, vittima di un'intimidazione con l'incendio della propria auto che segue quello dell'incendio della sua casa in campagna" scrive il commissario regionale del Partito democratico, Alberto Losacco. "Simili incresciosi episodi puntano a minare il corretto svolgimento della vita democratica e a condizionare l'attività di chi ricopre incarichi pubblici. Il Pd siciliano segue con grande attenzione la situazione di Rosolini, dove una giunta di centrosinistra sta mettendo in campo una politica che evidentemente dà fastidio a qualcuno", conclude Losacco.
"La nostra vicinanza al Presidente del Consiglio Piergiorgio Gerratana e alla sua famiglia. Una vicinanza che oggi non è solo politica ma anche umana specie per chi come me conosce bene questi atti inqualificabili".
A parlare è l'assessore ai Lavori Pubblici Carmelo Di Stefano come portavoce di tutto il gruppo Italia Viva di Rosolini che ha considerato questo vile atto come un duro colpo alla politica della città dato il ruolo chiave rivestito da Gerratana.
"Quello che è successo questa notte al Presidente Gerratana è l'ennesimo vile atto di cui è vittima la politica tutta e la città intera che da anni assorbe il male di chi crede di poter intimorire la politica e i cittadini liberi".
L'assessore Carmelo Di Stefano che ha vissuto più volte sulla sua pelle le conseguenze di questi atti vili si unisce al Presidente del Consiglio anche nel successivo e concreto impegno che, a suo dire: "sarà necessario per andare avanti nella nostra attività politica a testa alta".
Prosegue infatti : " Il nostro impegno contro il sistema politico mafioso è iniziato ancor prima dell'impegno amministrativo e tutti insieme siamo pronti a continuare a testa alta senza senza mai farci piegare. Noi non ci facciamo intimorire, non lo abbiamo mai fatto. Ci provano da diversi anni a farci scoraggiare ma non abbiamo mai abbassato la testa e non abbiamo mai mollato. Oggi che siamo amministratori di questo paese abbiamo una responsabilità ancora più grande: quella di proteggere non solo noi stessi, vittime di questi atti, ma la città tutta e i cittadini. Questi "draghi", vanno assolutamente sconfitti e con la determinazione che ci caratterizza ne saremo capaci. La nostra totale vicinanza al nostro Presidente del Consiglio Piergiorgio Gerratana".
Alle dichiarazioni dell' Assessore Di Stefano si unisce tutto il gruppo di Italia Viva, composto dal Sindaco Pippo Incatasciato e dai consiglieri comunali Cristina Chindemi e Rosario Modica.
"Voglio esprimere la mia piena solidarietà al presidente del consiglio comunale di Rosolini, Piergiorgio Gerratana ed alla sua famiglia, vittima di un vile 'avvertimento' subito la scorsa notte in città - ha scritto in un post il leader di 'Giovani Rosolinesi', Giovanni Sapdola. Episodi come questi sono inqualificabili e deprecabili, al di là delle scelte politiche che ciascuno di noi può avere ed esprimere. Mi auguro che presto questi malviventi possano esser assicurati alla giustizia e che Gerratana possa svolgere il suo ruolo istituzionale con serenità. Il nostro Movimento è vicino al presidente del consiglio comunale, politico moralmente ed eticamente inattaccabile".