Giustizia, gli avvocati di Palermo chiedono le dimissioni del Ministro Bonafede
Il Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Palermo chiede le dimissioni del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede dopo le dichiarazioni rese dal Guardasigilli durante la trasmissione Porta a Porta. Bonafede aveva detto che "quando del reato non si riesce a dimostrare il dolo e quindi diventa un reato colposo, ha termini di prescrizione molto più bassi". "Considerato che si tratta di dichiarazioni del tutto errate dal punto di vista giuridico - scrivono gli avvocati palermitani - e che tali affermazioni sono state poste a sostegno dell'opportunità della riforma della prescrizione, considerato che ingenerano confusione pericolosa nell'opinione pubblica e che l'avvocatura nutre il fondato timore che le riforme delle regole processuali e sostanziali in discussione siano basate sulla errata percezione e conoscenza degli istituti giuridici, chiede le immediate dimissioni del ministro".
"Dopo l'imponente mobilitazione promossa dall'Unione delle camere penali la scorsa settimana, comincia da Palermo la rivolta contro l'approssimazione e la superficialità con cui Bonafede gestisce il Ministero della giustizia e la presunzione con la quale pretende di modificare i nostri codici. L'Italia, culla della civiltà giuridica da millenni, non può tollerare tutto questo". Lo dice Carolina Varchi, deputato di Fratelli d'Italia e capogruppo Fdi in commissione Giustizia. "Auspico - aggiunge - che altre istituzioni forensi seguano l'esempio di coraggio e libertà dell'Ordine degli avvocati di Palermo, al quale sono orgogliosamente iscritta".