Modica, impianto di biometano a Bellamagna: una nota del Partito Democratico
Continua la polemica sulla realizzazione di un impianto di biometano in contrada Bellamagna. Il Partito Democratico ha diramato una nota rifacendosi al dibattito sviluppatosi nel corso del Consiglio comunale aperto svoltosi nell'aula consiliare di Modica.
"Stiamo notando i diversi modi con i quali si sta cercando di bypassare la ferma contrarietà manifestata, dai cittadini e da buona parte delle forze politiche, al consiglio dello scorso 27 novembre relativamente all’istallazione dell’impianto di biometano in contrada Bellamagna - afferma il documento - da un lato la ditta privata vuole fare una campagna di informazione sugli impianti di biometano spostando il problema dalla compatibilità del luogo di istallazione con le dimensioni dell’opera alla discussione sull’utilità ambientale del biometano in generale. In effetti, nulla osta a che si provi a convincere le popolazioni limitrofe alla contrada Bellamagna che un impianto di circa otto ettari, odorifero, collocato a circa 700 metri dal centro abitato e con traffico di approvvigionamento di biomasse pari a 64 autocarri al giorno sia cosa buona e giusta.
Poi c’è un altro filone ossia l’interpretazione del vecchio copione intitolato “Noi vorremmo opporci ma non possiamo e la colpa è di chi c’era prima”. Nel caso specifico la trama si svolge attorno alla zona bianca, cioè assenza di vincoli, all’interno del piano paesaggistico che permette alla ditta privata di avere le autorizzazioni senza che la pubblica amministrazione e la stessa “politica “ vi si possa opporre. Noi del Pd siamo disponibili sin da subito alla elaborazione di un Regolamento di Decoro Urbano, di cui il Comune è privo, che opportunamente allargato alle campagne, data la loro densità abitativa e pecu- liarità che tutti ci invidiano, permetta di fissare le linee guida per un loro sviluppo armonico facendo sì che i legittimi interessi dei privati siano contemperati dagli interessi diffusi della tutela del paesaggio. Facciamo sì che la politica si assuma le sue responsabilità per il futuro anziché giustificare il proprio lassismo guardando al passato. Infine, prendiamo atto che nella vicenda, invocato da più parti, è apparso sulla scena il Sovraintendente di Ragusa e, come un deus ex machina che si rispetti, ha sorpreso tutti nel suo inedito ruolo da “paciere”.
NELLA FOTO, l'impianto di biometano di Faenza.