Modica, l'omicidio Lucifora: sospetti su due amici della vittima
Svolta nelle indagini per fare luce sull'omicidio di Peppe Lucifora, il cuoco dell'Asp di 58 anni trovato cadavere nella sua casa del quartiere Dente di Modica nel pomeriggio di domenica scorsa. I carabinieri della Compagnia di Modica avrebbero ristretto il cerchio delle indagini su due persone che avrebbero frequentato Lucifora nei giorni precedenti il delitto. Ad avvalorare la tesi dell'omicidio erano state già le risultanze dell'autopsia: il cuoco aveva riportato ferite alla testa e la frattura di entrambe le mandibole, e la morte è avvenuta per "asfissia indotta da azione violenta", come recita una nota dei carabinieri. In altre parole, Peppe Lucifora, dopo essere stato picchiato, è stato strangolato. Il cerchio, a questo punto, sembra decisamente stringersi, anche se ci sono ancora parecchi dubbi da chiarire. L'inchiesta dovrà stabilire il movente dell'omicidio che non esclude neppure la rapina. C'è, inoltre, il particolare della porta della camera da letto chiusa a chiave dall'esterno, con la chiave che non è stata trovata dagli inquirenti.
Il corpo di Peppe Lucifora è stato restituito ai familiari e dalla tarda mattinata di oggi si trova nel Duomo di San Giorgio dove è stata allestita la camera ardente. Peppe Lucifora era devoto del Santo Cavaliere oltre ad essere uno dei portatori e fra i principali animatori della festa. I funerali si svolgeranno domani, giovedì, alle 15, proprio a San Giorgio.