Le 'Iene" non diffamarono Oikos, il gip di Catania decide per l'archiviazione
Il servizio mandato in onda il 6 marzo 2016 dalla trasmissione 'Le Iene' sulla discarica Valanghe d'inverno, gestita dalla società Oikos, è "assolutamente preciso e corretto, riportando la verità dei fatti come emergenti, in quel momento, anche dalla cronaca giudiziaria". Lo afferma il Gip di Catania Giuseppina Montuori che ha accolto la richiesta della Procura di archiviare la posizione dei quattro indagati per diffamazione a mezzo stampa difesi dagli avvocati Stefano Toniolo, Federico Giusti, Goffredo D'Antona, Pier Paolo Montalto e Roberto Mangano. Secondo il Gip nel servizio "non emergono elementi di rilievo penale per la diffamazione", perché, motiva il giudice, "come indicato nelle motivazioni del Pm" c'è stata "una legittima forma di cronaca e di critica delle vicende in oggetto caratterizzata dalla tipica ironia giornalistica, oltremodo caratteristica del programma televisivo, e dalla presenza di commenti" che sono "libertà del pensiero del giornalista e degli intervistati". Sui punti contestati nell'opposizione all'archiviazione, avanzata dall'avvocato della società Luciano Taurino, il Gip sottolinea che al 6 marzo 2016 "era stata adottata un'informativa antimafia interdittiva proprio dell'Oikos spa e risultava negato il rinnovo dell'Autorizzazione integrale ambientale (Aia)" e che "tale situazione permaneva fino al 12 dicembre del 2016", data "ben successiva a quella della messa in onda del servizio". Inoltre, sottolinea il Gip in tema di legittimità, il servizio "affrontava un tema di evidente e pregnante interesse sociale, quale il diritto alla salute del cittadino e alla salubrità dell'ambiente in cui vive".