Deputati del M5s contestati a Taranto, promesse tradite sull'Ilva
"Traditori, vergogna, siete morti a Taranto!". Dura contestazione da parte di un gruppo di cittadini e ambientalisti oggi a Taranto nei confronti di alcuni deputati del M5S, impegnati in un dibattito su Reddito di Cittadinanza, Pensione di Cittadinanza, Quota 100 e altre misure varate dal governo. Al tavolo erano presenti i deputati tarantini Giovanni Vianello e Gianpaolo Cassese e Anna Macina, portavoce del M5S alla Camera e Membro della I Commissione (Affari costituzionali). E' intervenuta la Digos per riportare la calma. I contestatori hanno manifestato la loro delusione soprattutto per la questione Ilva, ricordando che i candidati al Parlamento in campagna elettorale avevano fatto il pieno di voti promettendo la chiusura del Siderurgico e la riconversione. "Ci avere preso in giro tutti - hanno urlato i manifestanti - Siete venuti a parlare di chiusura davanti alla fabbrica. Poi vi siete alleati con Salvini e dite che è colpa del Pd se la fabbrica continua a produrre. Siete spariti da Taranto e ora sparirete anche da Roma".Alla contestazione hanno partecipato anche esponenti del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, che avevano espresso, candidandosi con i Cinque Stelle, due consiglieri comunali nel 2017. Uno di questi, Massimo Battista, operaio Ilva, l'11 settembre scorso ha lasciato il movimento dichiarandosi indipendente in polemica con Di Maio sulla questione Ilva. L'altro consigliere eletto, Francesco Nevoli, che fu candidato sindaco, nei giorni scorsi si è dimesso dalla carica di consigliere comunale e dal movimento. Sarà sostituito da Rita Corvace, altra esponente del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, da tempo in rotta con i Cinque Stelle. Se, come sembra, Corvace si dichiarerà indipendente, il M5S non avrà più alcun rappresentante nel Consiglio comunale di Taranto, pur esprimendo cinque parlamentari e un'eurodeputata.