Acireale, preso un latitante: si nascondeva alla "Timpa": deve scontare 8 anni
I Carabinieri della Compagnia di Acireale (hanno arrestato V.R., 50 anni, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dall’ufficio esecuzioni penali del Tribunale di Catania. L’uomo, già condannato dai giudici della Corte di Appello etnea ad 8 anni di reclusione per violenza sessuale aggravata e maltrattamenti in famiglia, reati commessi tra il 2014 e il 2016 in danno della ex moglie (indagini eseguite dai carabinieri e coordinate dal pool di magistrati qualificati sulla violenza di genere della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania), dal 17 novembre scorso, giorno dell’emissione del provvedimento di carcerazione, si era reso irreperibile. Gli investigatori dell’Arma, attraverso una incessante attività info-investigativa, ieri sera sono riusciti a scovare il luogo dove il reo si era nascosto per evitare la cattura.
Il ricercato, sapendo di essere braccato, aveva trovato rifugio in una casetta in pietra abbandonata coperta dalla fitta vegetazione della “TIMPA”, zona a dirupo sul mare ubicata tra il comune di Acireale e la frazione di Santa Maria La Scala, raggiungibile solo dopo aver percorso dei sentieri tortuosi ed aiutandosi, nel tratto finale, tramite una corda fissata ad un albero dove l’individuo si aggrappava per raggiungere più agevolmente il nascondiglio e non rischiare di precipitare giù.
I carabinieri, individuato il covo, si sono nascosti tra la vegetazione attendendo con pazienza che il ricercato rientrasse nel rifugio (sembra fosse stato a far visita alla madre) per poi intervenire. Vedendosi accerchiato dai militari, l’uomo ha cercato disperatamente di fuggire lanciandosi tra i rovi del costone roccioso, ma inseguito è stato bloccato ed ammanettato. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.