Sindaco di Trapani: sono io obbiettivo di indagini su Erice
"L'obiettivo delle indagini su Erice sono io che dopo anni di sindacatura il quel comune adesso amministro Trapani". Lo ha detto Giacomo Tranchida, sindaco di Trapani, gia' primo cittadino della vicina Erice, per due mandati, durante un incontro con la stampa sull'arresto per corruzione, lo scorso primo febbraio, del vicesindaco di Erice, Angelo Catalano. "Le campagne elettorali di Erice sono state caratterizzate da molti esposti anonimi che mi auguro siano stati approfonditi - ha detto - anche durante le elezioni su Trapani, con campagna elettorale movimentata e alimentata da uno dei miei avversari, si avvio' una manovra di discredito che ritengo sia ancora in corso. E' lo stesso contesto in cui e' stato arrestato Catalano, che stimo nonostante adesso di lui si debba occupare la magistratura. L'obiettivo della contrapposizione e politica e degli esposti anonimi e' il sottoscritto, non la Toscano, attuale sindaco di Erice". E ha proseguito: "Non esiste alcun sistema che ruota attorno a me, ne' a Erice ne' a Trapani. Possono esserci inesperienze, errori, ma nessun sistema dedito all'illegalita' - ha aggiunto - e ogni irregolarita' e' stata tempestivamente denunciata in procura". All'incontro anche Daniela Toscano, attuale sindaco di Erice per cui il gip ha escluso ogni responsabilita' in occasione dell'arresto del vicesindaco. "Sono stati passati al setaccio tutti gli appalti del Comune - ha detto la Toscano - e nulla e' emerso, se ci sono responsabilita' penali sono personali".