Trovata morta a Floridia, sul suo corpo nessun segno di violenza
Viene avvalorata l'ipotesi del suicidio per la morte di Simona Arana, 43 anni, l'insegnante di Floridia trovata cadavere ieri verso le 13 dai suoi genitori nell'appartamento che la donna aveva preso in affitto, al settimo piano di Viale Vittorio Veneto 186, nel palazzo costruito dal gruppo Marconi. Secondo quanto si è appreso subito dopo il trasferimento del corpo all'obitorio del camposanto di Floridia, il medico legale chiamato in causa dalla Procura di Siracusa, Francesco Coco, non sarebbero state trovate tracce di colluttazione, di violenza o ecchimosi sul cadavere. Primi particolari che escluderebbero che possa essersi trattato di un delitto. Ma l'ultima parola spetta ancora all'autopsia che dovrebbe essere eseguita domani, tranne ripensamenti del pm di turno, dopo avere sentito i carabinieri intervenuti in forza in viale Vittorio Veneto. Nel primo pomeriggio di ieri alla Tenenza dei carabinieri è stata sentita dagli investigatori la mamma della vittima. Secondo alcune indiscrezioni, sarebbe emerso che Simona Arana aveva una patologia che le tormentava la vita, ma nulla lasciava presagire a un possibile suicidio. Ascoltato dai militari dell'Arma pure l'attuale compagno. Nulla però è trapelato sull'interrogatorio dei due uomini. Simona Arana abitava da poco tempo in viale Vittorio Veneto dove aveva preso in affitto un piccolo appartamentino. Viveva da sola con il suo cagnolino che tutti i giorni faceva passeggiare nell'area condominiale. E' stata descritta come una signora gentile e affabile. La sua morte, è stata trovata con una cintura stretta sul collo, ha destato sgomento e commozione tra gli abitanti delle tre palazzine dell'edificio. La vicenda sulla sua scomparsa, però, resta ancora aperta fino a quando la Procura di Siracusa scriverà la parola fine.