Parroco di Catania: "Sant'Agata non è ostaggio dei delinquenti"
"Quello che è accaduto è grave", ma "cari delinquenti siete soli e isolati". E' il duro atto di accusa di mons. Barbaro Scionti, parroco della Cattedrale di Catania, fatto in piazza Duomo sul fercolo con le reliquie di Sant'Agata, Patrona della città, prima di rientrare nella basilica, tra gli applausi dei numerosissimi fedeli presenti. Dietro la contestazione c'è la mancata sicurezza nell'effettuare la spettacolare e attesa salita di via di Sangiuliano del fercolo che è stata bloccata dal 'capo vara', Claudio Consoli. Troppo gente in quella strada stretta e in forte pendio dove il 6 febbraio del 2004 rimase ferito per la calca attorno al fercolo Roberto Calì, un devoto di 22 anni, sposato con due figli, che morì il giorno dopo per gli esiti di una vasta emorragia epatica. Per questo motivo Consoli, d'accordo con il parroco della Cattedrale di Catania, mons. Barbaro Scionti, confortato nella decisione da una telefonata ricevuta dall'arcivescovo metropolita Salvatore Gristina, ha deciso di non effettuare la salita. Una decisione che ha diviso i devoti che 'tirano' il lungo cordone bianco del fercolo, tra chi ha accettato la decisione e chi avrebbe voluto imporre lo stesso che la salita si effettuasse. E' stato allora che il capo vara ha preso la decisione di cambiare il percorso tradizionale del 'giro interno' delle reliquie di Sant'Agata, facendo saltare due tappe attese dai devoti: la salita di via di Sangiuliano e il coro delle suore benedettine di clausura in via dei Crociferi, che una volta avveniva all'alba, mentre ancora alle 10 il fercolo era fermo in via Etnea. Decine di devoti si sono inginocchiati davanti le reliquie della Patrona per impedire che rientrasse in Cattedrale e si sono registrati momenti di tensione. Ma poi il fercolo si è diretto in piazza Duomo dove monsignor Scionti ha lanciato il suo duro atto di accusa: "Quello che è avvenuto è molto grave. Sant'Agata e i suoi devoti non sono ostaggio di alcuno. I devoti di Sant'Agata sono per Sant'Agata. Cari delinquenti, perché di questo si tratta, siete soli e isolati. Ora fate silenzio perché dobbiamo pregare". E commentando il lungo applauso dei numerosissimi fedeli presenti ha aggiunto: "questa è la risposta, adesso una preghiera di riconciliazione". Una scelta condivisa dal sindaco Salvo Pogliese: "È stata una scelta dolorosa, ma doverosa: sicurezza e rispetto delle regole non possono conoscere eccezioni. La festa di Sant'Agata è della stragrande maggioranza dei catanesi che con rispetto, fede e devozione la rendono unica al mondo". Intanto i devoti che avevano contestato la decisione del 'capo vara' col cordone in mano in segno di dissenso hanno continuato il percorso tradizionale entrando in Cattedrale. Il 'giro interno' della processione di Sant'Agata, cominciato ieri alle 17 si è concluso alle 12.04, con la chiusura nelle reliquie nel Sacello della Cattedrale.