Alla Eni - Syndial di Gela i rifiuti diventano risorsa sostenibile
Energia e ambiente. E una sfida lanciata al territorio perche' i rifiuti diventino finalmente risorsa sostenibile. C'e' tutto questo e altro dietro il progetto "Waste to Fuel" di Syndial, societa' ambientale di Eni, presentato oggi a Gela, presso la raffineria del Cane a sei zampe. Tecnologia italianissima, maturata e prodotta in casa Eni: Gela e' la citta' pilota, ma con l'ambizione di essere molto di piu' a patto che la sfida sia fatta propria anche dal territorio - gelese e regionale - perche' aumentare la differenziata di qualita' significa mettere ali e solide radici a questo progetto.
Il Waste to Fuel, ha spiegato Vincenzo Maria Larocca, amministratore delegato di Syndial, il primo operatore nazionale per le bonifiche ambientali, da' sostanza alla scommessa di recuperare produttivamente e strategicamente risorse attraverso la realizzazione di impianti che trasformano il rifiuto umido in bio olio, bio metano e acqua. Frutto della tecnologia proprietaria messa a punto nel Centro ricerche di Eni per le energie rinnovabili e l'ambiente di Novara, il progetto e' attualmente in sperimentazione presso l'impianto pilota di Gela avviato nel dicembre 2018. La parola magica e' "Forsu", acronimo della materia prima necessaria, la frazione organica dei rifiuti solidi urbani, ed e' costituita dagli avanzi e dai residui di cibo, ma anche dagli scarti dell'industria agroalimentare: da una tonnellata di materia organica, che include il peso dell'acqua, si possono generare fino a 150 chilogrammi di bio olio che servira' a produrre carburanti di nuova generazione.
L'impianto pilota di Gela viene alimentato con 700 chili al giorno di raccolta 'umida' per una produzione pari a circa 70 chili al giorno di bio olio. Grazie alla sperimentazione si potranno acquisire le informazioni necessarie per la progettazione di nuovi impianti su scala industriale che Syndial costruira' in altri siti in Italia, il primo dei quali e' previsto nell'area Ponticelle di Ravenna. La prima produzione a Gela si e' avuta il 16 gennaio e i primi risultati si pensa di utilizzarli entro sei mesi con la previsione di andare a regime con il primo impianto su scala semindustriale e poi industriale tra il 2020 e il 2022.