Interdittiva antimafia a Palermo a cantiere nautico: si facevano summit
Il prefetto di Palermo ha adottato tre provvedimenti interdittivi antimafia, a carico delle ditte Nautica Barcarello societa' cooperativa, Frutti di mare Cardillo di Bosco Maria Chiara e Ceramiche Gitochi di Salvatore Cacocciola & c. sas. I provvedimenti prefettizi, adottati perche' acquisiti "molteplici, congruenti elementi e circostanze comprovanti il pericolo dell'infiltrazione mafiosa nelle societa'", seguono l'esecuzione del fermo di polizia giudiziaria emesso dalla Direzione distrettuale antimafia nell'operazione "Cupola 2.0 bis" del 22 gennaio. Riguardo alla prima impresa, sarebbe stato provato l'utilizzo da parte di Cosa nostra del cantiere nautico, ubicato a Barcarello-frazione di Sferracavallo, quale luogo di molteplici incontri di soggetti mafiosi; li', inoltre, Calogero Lo Piccolo, capo del mandamento di Resuttana-San Lorenzo, ha organizzava almeno un incontro nel maggio 2017, quando era ancora detenuto, occasionalmente a Palermo in permesso premio per la nascita del figlio primogenito; la stessa attivita' di rimessaggio e' stata poi usata per gli incontri tra il boss e altri importanti esponenti mafiosi, tra i quali Settimo Mineo capo del mandamento di Pagliarelli, designato al vertice della ricostituita Commissione provinciale di Palermo, arrestato il 4 dicembre nell'operazione "Cupola 2.0", e Leandro Greco, alla guida del mandamento di Ciaculli e nipote del 'Papa', Michele Greco. Poi l'attivita' "Frutti di mare Cardillo di Bosco Maria Chiara, con sede a Palermo in via Tommaso Natale: e' stata costituita due mesi dopo la scarcerazione di Giuseppe Serio, nuovamente arrestato nel blitz "Cupola 2.0 bis" in quanto indagato, tra l'altro, per avere fatto parte della famiglia mafiosa di Tommaso Natale, in rapporti con Calogero Lo Piccolo. (AGI) Mrg (Segue)