L'Igm sbarca a Rosolini, è polemica sui costi del servizio per i rifiuti
L'Igm sbarca a Rosolini con un contratto di sei mesi per la raccolta dei rifiuti solidi urbani. Ed è subito polemica tra opposizione e maggioranza sui costi del servizio. Il sindaco Pippo Incatasciato accusa Giovanni Spadola, uno dei leader dell'opposizione di menzogne e l'accusato replica con un comunicato stampa per affermare che c'è un aumento di 300 mila euro in un anno.
“Se c’è qualcuno che racconta bugie ai cittadini di Rosolini – dice Spadola – è proprio il sindaco che insieme ai suoi amici di giunta ha affidato all’Igm di Siracusa – il servizio della nettezza urbana. Proprio perché mi sono documentato e so leggere i numeri, posso affermare con documenti alla mano che la raccolta dei rifiuti passerà dagli attuali 1 milione e 550 mila euro a 1.940.000 euro, l’anno. Anche se l’affidamento del Comune di Rosolini è per sei mesi, la storia dell’Igm che per oltre mezzo secolo ha gestito il servizio nel capoluogo, è specialista in fatto di proroghe. Ho fatto talmente attenzione ai numeri, che anche col ribasso del 14% praticato dalla società del Gruppo Quercioli, c’è una eccedenza rispetto al passato di 300 mila euro. Soldi che dovranno tirare fuori i rosolinesi nella misura tra il 15 ed il 20% attraverso la Tari”.
Spadola scende nel dettaglio e contesta la voce di 92 mila euro per “servizi diversi”. “ Con questo nuovo affidamento – prosegue il leader del Movimento – si passa dagli attuali 34 mila euro per l’acquisto dei sacchetti, a 84 mila euro. Il sindaco ha parlato di contenitori biodegradabili, a me sembrano fatti con l’oro. C’è poi da scandalizzarsi perché nelle periferie torneranno i cassonetti. Alla faccia della differenziata”.
Giovanni Spadola ricorda che da assessore all’Ecologia per poco più di un mese, non soltanto Rosolini, fu tirata a lucido, ma senza aggravio di spese. “ A noi i soldi per i sacchetti bastavano e non ho mai fatto una sola determina per lavori e manutenzione straordinaria. Avevo avviato la raccolta differenziata che andava a gonfie vele e che avrebbe portato un risparmio nella gestione dei rifiuti, abbassando di conseguenza i tributi. Soldi che sarebbero serviti all’Ente soprattutto per i servizi sociali”.