Gennuso: attenti ai furbetti della Gdo, bisogna acquistare il "Made in Italy"
Servono gli interventi tempestivi dei ministeri degli Esteri e del Commercio per tutelare il "Made in Italy", almeno negli Stati dell'Europa. E choccante quanto mi è stato riferito da un imprenditore agricolo di Rosolini, che per tanto tempo, ha conferito i suoi prodotti, tutti coltivati in Sicilia, ad un grosso marchio della grande distribuzione. Lo scrive su Facebook il deputato all'Ars, Pippo Gennuso. Da questa catena alimentare presente in tutta Italia, ma anche in Sicilia e nella stessa Rosolini, si è visto rifiutare la merce. Il motivo è incredibile. Questo marchjo sta per sbarcare in Spagna aprendo punti vendita in tutta la Penisola iberica. Questa catena, però, sarebbe stata ricattata dal governo spagnolo. "Vi facciamo aprire a patto che acquistate prodotti spagnoli da inviare in tutti i vostri punti vendita che avete sparsi in Europa". Così vuol dire che nel punto vendita di Rosolini, così come in quelli di Pachino, Siracusa, Catania, ma di tutta Italia, in consumatori non troveranno più le zucchine prodotte nel sud est della Sicilia o il tarocco di Francofonte. Bensi i prodotti ortofrutticoli della Spagna. Se questa vicenda fosse confermata dalle autorità preposte, non avrò alcun timore a fare il nome del marchio che attua questa politica commerciale sotto ricatto. A questo punto l'invito ai consumatori, non soltanto siciliani, ma del nostro Paese, è quello di boicottare gli acquisti in questi supermercati che tra l'altro non sono italiani. Stesso discorso vale per tutti quei marchi della Gdo che privilegiano merce straniera, pur operando in Italia. Prima di tutto il "Made in Italy".