Rapina all'Unipol-Sai di Menfi: preso un bandito dopo otto mesi
I Carabinieri della Compagnia di Sciacca (Ag) e della Stazione di Menfi hanno arrestato un 21 enne ritenuto responsabile di rapina aggravata in esecuzione di un'ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Sciacca. Il provvedimento restrittivo è frutto di una attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Sciacca. Le indagini furono avviate dai Carabinieri subito dopo una rapina avvenuta il 7 maggio dello scorso ai danni dell'Agenzia di Assicurazioni "Unipol Sai" di Menfi. In quella circostanza i militari, appena arrivati, raccolsero le prime testimonianze ed acquisirono i filmati di video-sorveglianza delle vie del centro cittadino. Il bottino era stato di quasi 800 euro in contanti, sottratti da un giovane con il volto travisato da casco, che aveva brutalmente minacciato con una pistola il direttore dell'Agenzia. Subito dopo il rapinatore si era dileguato, grazie all'aiuto di un complice che lo stava attendendo fuori, a bordo di una moto senza targa. Durante i primi accertamenti, i Carabinieri erano riusciti ad acquisire indizi importanti, tra cui il tipo di pistola utilizzata, gli abiti indossati dal rapinatore, ovvero una tuta da moto cross, con protezioni di colore arancione sia alle gambe sia ai gomiti. Il tassello fondamentale dell'inchiesta è stato acquisito con un posto di blocco effettuato alcuni giorni dopo dai Carabinieri, lungo la strada statale n. 624. In quell'occasione i militari, dopo aver fermato un giovane 21 enne che viaggiava a forte velocità e nel corso di perquisizione all'interno della sua auto avevano scovato un panetto di hashish ed una pistola a gas, priva del tappo rosso, che è risultata coincidente con quella descritta dai testimoni della rapina. A quel punto gli investigatori hanno fatto subito scattare una perquisizione presso l'abitazione del sospettato, dove è stata trovata una tuta da motociclista arancione, uguale a quella indossata dall'autore della rapina all'agenzia assicurativa. Queste risultanze investigative, supportate poi da altri elementi di prova, in particolare alcuni dialoghi del sospettato intercettati dai Carabinieri, hanno consentito di chiudere definitivamente il cerchio delle indagini e di applicare la misura cautelare nei confronti del ventunenne. Inoltre, a conclusione dell'operazione, i Carabinieri della Stazione di Menfi sono riusciti ad identificare e denunciare all'Autorità Giudiziaria anche il complice, un ventisettenne già noto alle forze dell'ordine.