Plastica bandita, Legambiente Catania: lo faccia pure Pogliese
Per una volta la Sicilia ha un primato di civiltà e di ecologia: sono 11 i Comuni in Sicilia che hanno messo al bando le stoviglie usa e getta di plastica sui 23 totali in Italia.
E’ noto a tutti come la plastica sia il maggiore fattore inquinante di mari ed oceani. E’ significativo dunque che, proprio dalla Sicilia, circondata dal mare e da bellissime spiagge possa partire il messaggio che vuole siano messi al bando i prodotti usa e getta di plastica e che, nell’inerzia del governo centrale e di quelli regionali, siano i Comuni ad emettere le relative ordinanze. Noto è stato il primo ma nel tempo si sono aggiunti Siracusa, Avola, Pantelleria, Favignana, Lampedusa e Linosa, Capo d'Orlando, Augusta, Pachino, Capaci, Malfa.
Il circolo di Legambiente Catania chiede al sindaco di Catania, Salvo Pogliese, di seguire l’esempio degli altri Comuni siciliani.
“Il provvedimento si porrebbe a salvaguardia del nostro mare e delle nostre bellissime spiagge, invase dai rifiuti di plastica, pessima pubblicità per la nostra città, che sul turismo fonda gran parte della sua economia”, dichiara la presidente del circolo avv. Viola Sorbello . “L’eliminazione progressiva della plastica monouso da tutti i servizi e dagli eventi organizzati e patrocinati dal Comune darebbe l’opportunità di adeguarsi alle nuove normative in materia di riciclo ma anche di dare un segnale con forte valenza simbolica in una città con il peggior record negativo in tema di raccolta differenziata dei rifiuti” .
“Finalmente la Sicilia ha un primato positivo in materia ambientale ma in questa lista di comuni virtuosi manca Catania” prosegue l’ing. Gianluca Proto Responsabile Energia&Rifiuti di Legambiente Catania. “Sembra che il primo cittadino catanese non abbia intenzione di cogliere questa ghiotta occasione per rilanciare una corretta politica green. Eppure è sotto gli occhi di tutti come la plastica sta rovinando le nostre coste e il nostro mare. Catania deve dire Stop alla plastica”.
Lo stesso appello e per analoghi motivi il circolo lo rivolge anche agli altri comuni della città metropolitana, con particolare riguardo a quelli dell’Etna, che devono essere i primi custodi della bellezza del nostro territorio unico al mondo e patrimonio dell’Umanità.