Anno giudiziario, a Catanzaro duemila affiliati alle cosche
Sono 166 le organizzazioni criminali in Calabria che contano oltre 4000 affiliati dei quali 2000 si trovano nel distretto di Catanzaro. Sono i dati forniti dal presidente della Corte d'appello di Catanzaro Domenico Introcaso in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario. "La progressione criminale dell'organizzazione - ha aggiunto - segue l'evoluzione economico-sociale delle collettività locali, nazionali e internazionali, in cui opera adeguandosi a situazioni, dinamiche modalità diretta a curvare l'economia 'sana' al delitto, con dubbio e devastante effetto criminogenetico". Secondo i dati forniti, l'introduzione dell'euro ha "reso più labile lo spartiacque tra criminalità e illegalità: un fatto che si presta a significative considerazioni. Da un lato l'impresa, o meglio l'attività sommersa può essere veicolo non secondario di riciclaggio e penetrazione nell'economia formale; dall'altro il rapporto tra attività estorsive (tipo usura) ed economia informale è immediato, ben comprensibile e fa sì che l'impresa diviene obbiettivo vulnerabile per definizione e strumentale alle strategie di sfruttamento e/o di espansione delle attività criminali". Introcaso si è poi soffermato sull'"esportazione del crimine in zone del centro e nord Italia ormai assoggettate alle modalità 'ndranghetistiche di gestione di interi settori dell'economia, della finanza, dell'industria". Un fenomeno al quale si accompagna "lo spostamento degli ingenti capitali provenienti dal delitto, impiegati in attività imprenditoriali geneticamente sane e poi corrotte dai nuovi flussi, resi per altro necessari dalle situazioni di crisi ormai decennale".