Blitz contro la mafia nigeriana a Catania, 20 fermi del clan Vikings
Blitz contro la mafia nigeriana nella provincia di Catania. Sono una ventina le persone, tra capi e affiliati, ad essere stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria per associazione per delinquere di stampo mafioso, rapine, spaccio di stupefacenti e prostituzione. Secondo fonti investigative tra i fermati (nei prossimi giorni il Gip dovra' convalidare i fermi) vi sarebbero molti uomini, ma anche donne, tutti affiliati al gruppo dei Vikings il cui raggio di azione sarebbe l'intera provincia etnea ma anche il Cara di Mineo. Un gruppo criminale transnazionale, dunque, del quale i fermati fanno parte, esercitando modalita' estremamente selettive e riservate, con un alto livello di organizzazione e spregiudicatezza. Fanno parte, come ricostruisce Meridionews, di un culto mafioso africano, attivo tra il Centro d'accoglienza per richiedenti asilo di Mineo e Catania. Le venti persone fermate due notti fa sono accomunate dalla affiliazione al 'clan' dei Vikings, che assume come proprie le ragioni di un culto crudele e integralista, che vieta la resa e impone semmai la morte. Una componente agguerrita della mafia nigeriana che sul territorio si muove con la stessa carica di violenza delle organizzazioni criminali italiane, a partire da Cosa nostra. Catania e Palermo, due sponde di questo arcipelago inquietante: i Vikings all'ombra dell'Etna e i Black Axe nel capoluogo siciliano, con a Ballaro' trasformata in enclave, colpita piu' volte dalle forze dell'ordine e dalle dichiarazioni di un pentito, ma certamente non del tutto doma.