Rosolini, dolore e lacrime senza fine per tre morti innocenti vittime della strada
Rosolini si è fermata davanti al dolore. Un dolore che non è di pochi ma di un'intera comunità. Non ci sono più lacrime per salutare per l'ultima volta, Aurora, 17 anni, il suo fidanzato Cristian di 22 e zia Rita, 54 anni, uniti dal tragico destino di essersi trovati nel posto sbagliato, al momento sbagliato. Morti in una tragedia della strada tra sabato e domenica che ha sconvolto così la vita di quattro famiglie. Sì,perchè ,ci sono anche i genitori di Angelo Runza, l'unico superstite dello scontro micidiale sulla Ispica - Rosolini, che non riescono neppure loro a rassegnarsi .
Almeno tremila le persone che quest'oggi hanno partecipato ai funerali. La chiesa Madre gremita all'inverosimile almeno due ore prima che il vescovo di Noto, Antonio Staglianò iniziasse il rito funebre. Tantissimi i ragazzi che hanno indossato una t-shirt bianca con il volto stampato di Aurora e Cristian. Un omaggio a quei ragazzi che hanno perduto la vita fin troppo giovani. I funerali sono iniziati qualche minuto dopo l'orario previsto. La folla ha atteso il corteo funebre che a piedi ha attraversato via Roma.
In testa il feretro di Rita Barone, a seguire della nipote Aurora, poi quello di Cristian Minardo. Davanti alla Matrice sono arrivati prima i carri funebri, poi le bare portate a spalle. Lì è partito un lunghissimo applauso che tutta la città avrà sentito. Nell'omelia il prelato ha parlato di dolore inaccettabile, ricordando anche la morte di un suo fratello che ha di fatto "ucciso" anche la mamma.
Poi l'ultimo corteo alla fine del rito funebre. Una marcia verso il camposanto. Aurora e Cristian chiusi nelle loro bare in mogano sono stati sepolti l'uno accanto all'altro.
Al di là dell'ordinanza sindacale, Rosolini, s'è stretta al dolore delle famiglie delle vittime. Saracinesche abbassate ovunque e vero lutto cittadino.