Regione, contributi ai Comuni che hanno stabilizzato i precari
Gli enti locali territoriali che hanno concluso la stabilizzazione del personale precario, possono chiedere alla Regione un contributo una tantum. Molti di questi enti, tuttavia, non hanno attivato questa procedura. Il segretario della Cisl funzione pubblica di Ragusa-Siracusa, Daniele Passanisi, ha, adesso, inviato, una nota ai sindaci e ai segretari generali dei Comuni della provincia di Ragusa, nonché ai vertici del Libero consorzio e dell’Istituto autonomo case popolari, per sollecitarli a fornire una risposta alla circolare dell’assessorato regionale degli Enti locali e della Funzione pubblica del 28 dicembre scorso che riguarda proprio il contributo una tantum. Interessati sono gli enti locali territoriali che hanno concluso i processi di stabilizzazione del personale precario titolare di contratto a tempo determinato nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2010 e la data di entrata in vigore dell’articolo 3 della legge regionale 27/2016.
La Cisl raccomanda di fare attenzione al termine di scadenza perentorio dalla data di pubblicazione in Gazzetta ufficiale. In altri termini, il contributo potrà arrivare dalla Regione solo dopo le formali richieste provenienti dagli enti locali territoriali. Trattandosi di spese del personale – aggiunge la Cisl nella nota – si spera che queste somme siano riutilizzate a favore del personale dipendente.