La villa della morte abusiva a Casteldaccia, indagati i proprietari
La procura di Termini Imerese (Palermo) ha iscritto nel registro degli indagati i proprietari della villetta costruita abusivamente, in cui il 3 novembre trovarono la morte nove persone, imparentate tra loro - fra cui una bimba di un anno, un piccolo di 3 anni e un ragazzo di 15 - travolte dall'esondazione del torrente Milicia, in territorio di Casteldaccia. In quei giorni la terribile ondata di maltempo tra le province di Palermo e Agrigento provoco' complessivamente 13 vittime.
Antonino Pace e Concetta Scurria sono i primi a finire sotto inchiesta, ma quasi certamente l'ufficio diretto dal procuratore Ambrogio Cartosio allarghera' il campo delle possibili responsabilita' agli amministratori di Casteldaccia. I reati per cui si procede sono disastro e omicidio colposi. I proprietari della villetta di contrada Cavallaro sono stati i maggiori indiziati sin dall'inizio dell'attivita' investigativa. Secondo la loro versione, avevano dato la loro casa in comodato d'uso alla famiglia Giordano, non curandosi pero' del fatto - secondo gli inquirenti - che l'abitazione fosse oggetto di un ordine di demolizione perche' abusiva. I Pace avevano sostenuto di non saperlo, cosa non credibile ne' comunque ammissibile, secondo chi indaga.
Anche i sindaci e i responsabili degli uffici tecnici del Comune di Casteldaccia mai si erano preoccupati di eseguire l'ordinanza di abbattimento di quella villetta costruita proprio sulle sponde del torrente Milicia, sebbene il provvedimento risalisse al 15 luglio 2008 e fosse stato notificato il primo agosto successivo. L'impugnazione al Tar non aveva dato esito e per questo l'ordinanza andava eseguita a maggior ragione. Il 29 aprile 2010, anche in sede penale, il tribunale di Termini Imerese condanno' i Pace a tre mesi di arresto e al ripristino dello stato dei luoghi, cioe' all'abbattimento dell'opera abusiva. La sentenza venne notificata agli interessati il 28 giugno di nove anni fa e venne trasmessa anche al Comune. In tutti questi anni non c'e' stato mai alcun adempimento nel senso indicato dai magistrati, amministrativi e penali.