Tribunali, il ministro annuncia verifiche sulle strutture giudiziarie
La sicurezza degli immobili che ospitano i tribunali italiani sembra, finalmente, comparire nell’agenda del ministro alla Giustizia, Alfonso Bonafede, il quale ha annunciato, nel corso di una intervista rilasciata alla trasmissione di RaiTre, “Presa diretta”, che il suo dicastero ha in corso un monitoraggio delle strutture giudiziarie nel nostro Paese.
Chi sta già lavorando in questa direzione è il Comune di Ragusa che ha affidato ad una ditta di Favara l’incarico di eseguire indagini diagnostiche sull’immobile di via Natalelli che ospita il Tribunale di Ragusa. La spesa è di oltre centomila euro che vanno ad aggiungersi ai costi già sostenuti, negli ultimi cinque anni, per affittare locali dove sistemare i dipendenti provenienti dall’ex Tribunale di Modica e dalla sezione staccata di Vittoria.
Ma il fiume di denaro pubblico che si è fatto scorrere da quando è stato attuato l’accorpamento a Ragusa dei due presìdi giudiziari di Modica e Vittoria, non sembra arrestarsi.
Il Comune di Ragusa, infatti, sta valutando l’ipotesi di trasferire il Tribunale di Ragusa in quella che è stata definita una cattedrale nel deserto: il Palazzo Tumino. Stando alle dichiarazioni del sindaco, Peppe Cassì, la trattativa appare molto complessa. La soluzione del trasloco viene inserita, adesso, in un discorso di rivalutazione del centro storico di Ragusa superiore, anche se restano i dubbi sull’economicità dell’operazione, sicuramente molto costosa.
Qui entra in gioco, ancora una volta, il “giallo” del mancato utilizzo del Palazzo di Giustizia di Modica, praticamente a costo zero. Una questione portata avanti dal Comitato Pro Tribunale di Modica che non ha intenzione di abbassare la guardia su una vicenda che appare paradossale. Una vicenda, tra l’altro, che contrasta con quanto disposto dalla riforma della geografia giudiziaria, vale a dire che l’accorpamento di un tribunale ad un altro non avrebbe dovuto comportare aumenti della spesa pubblica rispetto al passato: norma palesemente violata, sia per quel che riguarda Modica che gli altri due tribunali siciliani soppressi, Nicosia e Mistretta.
Intanto, il Palazzo di giustizia di Modica, al pian terreno, è stato assegnato dal Comune – proprietario dell’immobile – all’Agenzia delle Entrate e all’Inps. Una decisione che rischia di confliggere con la battaglia del Comitato Pro Tribunale, anche se il sindaco di Modica, Abbate, si è detto disponibile ad assegnare a Inps e Agenzia delle Entrate altri locali qualora il Ministero decidesse di tornare ad utilizzare il Palazzo di giustizia per i fini istituzionali per i quali è stato costruito con una spesa di circa 12 milioni di euro: è stato messo a disposizione della Comunità un edificio moderno, funzionale, antisismico, inaugurato nel 2004 e chiuso dopo appena 9 anni. Una storia tipicamente italiana e malinconicamente siciliana.