Beccaccia in fin di vita maltrattata da un cacciatore nel Nisseno
Al WWF Sicilia Centrale è stato segnalato nei giorni scorsi un video pubblicato da un cacciatore su un social network per vantarsi della sua crudele impresa: quella in cui continua a far soffrire una Beccaccia in fin di vita, a prendersene gioco, a schernirla ed umiliarla, a ridicolizzarla per farne oggetto di un sadico e sprezzante divertimento.
Questa la vicenda: un cacciatore della provincia di Caltanissetta spara ad una Beccaccia e la ferisce: la scarica di pallini di piombo investe il corpo dell’animale ma evidentemente non colpisce organi vitali. La Beccaccia è ancora viva ma non può più volare o scappare; una lenta agonia l’attende, tra atroci sofferenze. Secondo l’etica venatoria, al selvatico abbattuto a caccia devono essere risparmiate sofferenze inutili e, in casi come questo, va dato il “colpo di grazia”. Ma non sempre ciò avviene...
La povera Beccaccia si trova in uno stato psicologico terribile, è spacciata ma, con le ultime forze rimastegli, cerca disperatamente la salvezza applicando una strategia difensiva che molti animali adottano per difendersi dai predatori: la tanatosi. Infatti, dal video si evince che, dopo essere stata manipolata, la Beccaccia si blocca ed irrigidisce tutto il corpo al fine di simulare uno stato di morte.
Allora il cacciatore, invece di porre fine all’inutile strazio con un gesto compassionevole, ne approfitta per improvvisare uno sketch di dubbia comicità: scimmiottando uno dei numeri di Giucas Casella, fa finta di “ipnotizzare” la Beccaccia e si vanta di tali “poteri”. Con la complicità di un amico che lo filma, ironicamente dice che “a questo punto non c’è manco più bisogno di andare a caccia con i fucili” e poi sbotta a ridere, lasciando l’animale agonizzante disteso sul cofano di un’automobile.