Mafia a Pachino, il boss Giuliano e altri 8 imputati chiedono il giudizio immediato
C'e' anche il consigliere comunale di Pachino, Salvatore Spataro, tra le 9 persone che hanno chiesto di essere sottoposte al giudizio immediato per rispondere di associazione a mafiosa. La stessa richiesta e' stata avanzata dal presunto boss di Pachino, Salvatore Giuliano, dal figlio Gabriele, dai fratelli Aprile, Claudio, 35 anni, Giovanni, 40 anni, e Giuseppe, 41 anni, Antonino Cavarra, 59 anni, Maria Sanguedolce, 30 anni, e Alex Greco, 30 anni. Sono stati coinvolti nell'operazione della Dda di Catania denominata Araba Fenice, conclusa dalla polizia con 19 arresti. Secondo gli inquirenti, il gruppo, con metodi intimidatori, avrebbe tenuto sotto controllo il mercato ortofrutticolo di Pachino imponendo le proprie produzioni alla rete di distribuzione dei supermercati. Il clan avrebbe anche tentato di mettere le mani sul Comune di Pachino, per gli inquirenti, infatti, si sarebbe avvalso "della forza di intimidazione del vincolo associativo per acquisire in modo diretto o indiretto il controllo e la gestione di attivita' economiche, di concessioni, di autorizzazioni, di appalti e servizi pubblici". Per gli altri 21 indagati l'udienza è stata fissata al 21 febbraio. A Pachino, nei mesi scorsi, si è insediata la commissione di inchiesta prefettizia per accertare se vi sono profili di scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. Sulla vicenda ancora non è stata presa alcuna decisione.