Calcio: disordini a Messina, per una gara di serie D: Daspo per 18 ultrà del Bari
Pioggia di Daspo a Messina. Diciotto le persone raggiunte dai provvedimenti firmati dal questore Mario Finocchiaro. Due gli episodi all'attenzione degli investigatori della Digos risalenti a ottobre e novembre scorsi. Comune ad entrambi il luogo nel quale si consumano i fatti ad opera di tifosi ultras del Bari e del Messina: l'area degli imbarchi della societa' Caronte & Tourist. Sono le 23:30 circa del 21 ottobre quando all'interno della Rada San Francesco si verificano scontri tra un piccolo gruppo di tifosi del Messina, provenienti da una trasferta a Torre del Greco, appena sbarcati, e ultras baresi col volto coperto e armati di mazze, reduci da una trasferta a Marsala e in sosta in attesa di imbarcarsi. Brevi minuti di guerriglia urbana, subito sedata dalla polizia presente sul posto. L'attivita' di identificazione, svolta immediatamente del personale della Digos, e con il supporto della Polizia Scientifica, grazie anche alle videoriprese delle telecamere di sorveglianza, ha portato all'individuazione di ben 13 persone di cui 10 baresi e 3 messinesi, nei confronti dei quali il questore ha messo altrettanti provvedimenti Daspo con durata non inferiore a 5 anni e con obbligo di comparizione. Lo scenario non cambia quando il 4 novembre, sempre tifosi del Bari, provenienti da una trasferta ad Acireale, in attesa di imbarcarsi alla volta di Villa San Giovanni, scesi dai mezzi, si sono avvicinati con fare minaccioso alle auto incolonnate in sosta; i poliziotti hanno ristabilito l'ordine, nonostante le reazioni violente dei facinorosi, dotati anche di fumogeni e bombe carta. Gli investigatori sono risaliti a 5 ultras pugliesi, nei cui confronti il questore ha messo Daspo sempre della durata non inferiore a 5 anni.