A Palermo Classica la pianista kazaka Oxana Shevchenko
Una “smodata” passione per Liszt, nata però soltanto di recente: la confessa sorridendo la pluripremiata pianista kazaka Oxana Shevchenko che nel giorno dell’Epifania (domenica 6 gennaio) alle 19,15 all’ex oratorio di San Mattia ai Crociferi, riprenderà il filo di Palermo Classica, per il terzo appuntamento di “Passione e impeto”, il cartellone firmato da Girolamo Salerno: la pianista ha scelto di proporre un vero e proprio omaggio al compositore ungherese e affronterà quindi la sua monumentale “Sonata in Si minore, S.178”, dedicata a Schumann; alcune trascrizioni per pianoforte sui Lieder di Schubert, la poetica e fiabesca “Fantasia per pianoforte sui due temi principali delle Nozze di Figaro” di Mozart arrangiata da Ferruccio Busoni; per chiudere tra le terre innevate della Svizzera e la patriottica “Rapsodia Ungherese n.8”. Biglietto: 14,50 euro.
Oxana Shevchenko è riconosciuta a livello internazionale come una pianista di eccezionale talento, richiesta tanto come solista quanto come musicista da camera. Nata in una famiglia di ingegneri kazaki – “Ero l’unica di casa a non capire nulla di numeri” sorride la pianista -, Oxana si trasferisce a 15 anni a Mosca per studiare. Da lì in poi, la attendono Vienna, Londra, poi Roma dove diventa allieva di Benedetto Lupo – “il migliore insegnante del mondo, brillante, intelligente, anche se molto rigido, e capace di portare allo scoperto le qualità migliori di ogni allievo. Credo comunque che l’Italia, in questo momento, possieda la più grande scuola di pianoforte mondiale, con i professori di livello più alto”. Per questo concerto, ha scelto di proporre un programma incentrato su Liszt. “E’ stato un caso – racconta –: quando Palermo Classica mi ha chiamato e mi ha proposto questo ciclo incentrato su Rachmaninov, Tchaikovsky e Liszt, ho accettato per ultima e mi sono accorta che tutti i pezzi più intriganti dei primi due compositori erano già stati assegnati. Ho quindi ripreso in mano Liszt che non amavo per nulla, anzi consideravo un banco di prova degli studenti dei primi anni. E mi sono invece resa conto dell’enorme profondità di questo compositore, così vicino al mio Paese”. Ormai concertista affermata, Oxana Shevchenko vive a San Pietroburgo dove ha sposato un violinista e ha una bimba nata da poco. Dalla città russa parte per le tournée in giro per il mondo: la attende infatti un ciclo di venti concerti da solista in Australia.
Oxana Shevchenko nel 2010, a 23 anni, ha vinto il Primo Premio allo Scottish International Piano Competition. Subito dopo il trionfo Oxana ha lavorato con la Delphian Records per il suo disco d'esordio, pubblicato nel 2011, che include lavori di Shostakovich, Mozart, Liszt e Ravel. Ha partecipato e vinto molti concorsi italiani, tra cui il Premio Internazionale della Critica e il Premio Speciale per la migliore interpretazione dei lavori di Busoni al Ferruccio Busoni International Piano Competition in Italia (2009). Si è esibita per la prima volta come solista con l'Orchestra Nazionale Sinfonica kazaka a nove anni e ha fatto il suo debutto occidentale a Vilnius con l'Orchestra Sinfonica Nazionale Lituana diretta da Juozas Domarkas nel 2004. Da quel momento in poi Oxana ha suonato con orchestre sinfoniche in tutto il mondo, comprese La Sydney Symphony, BBC Scotland Symphony orchestra, l'Orchestra Sinfonica della Radio Ceca, l’Orchestre National de Lorraine, l'Orchestra Filarmonica di Sendai.