Decreto sicurezza, il sindaco di Siracusa al governo: "Ci ascolti"
Sul Decreto sicurezza, questa la posizione del sindaco di Siracusa Francesco Italia.
“Ritengo che l’articolo di legge di conversione del cosiddetto "decreto sicurezza" negando la possibilità di iscriversi all'anagrafe e di ottenere la residenza ai possessori di permesso di soggiorno, presenti evidenti profili di illegittimità costituzionale, si ponga in contrasto con i principi comunitari e sia deprecabile da un punto di vista etico e morale. Sotto il profilo politico e culturale mi schiero, dunque, chiaramente con quei sindaci che hanno sollevato la questione e posto all’attenzione del governo l’evidente contraddizione tra il contenuto della legge, e i principi costituzionali di Uguaglianza. L’applicazione di questa norma, equivale ad un ritorno all’indietro di decenni in termini di accoglienza in quanto, senza la concessione della residenza, i comuni non potranno rilasciare al migrante la carta di identità, negandogli di conseguenza l'accesso ai servizi sanitari e ai centri per l'impiego. Il nostro paese, profondamente legato ad una tradizione umanitaria e cristiana, non può far prendere il sopravvento a sentimenti di discriminazione e di paura. Mi auguro che il Governo ascolti la voce dei Sindaci e di tutte quelle forze politiche che hanno evidenziato le conseguenze in termini di sicurezza e di incertezza derivanti dalla applicazione immediata di un tale dispositivo”.