Etna, sisma di magnitudo 4.8 nella notte nel Catanese: crollano case e ci sono feriti
Tanta paura e una decina di feriti per una scossa di terremoto di magnitudo 4,8 legata all'eruzione dell'Etna che nella notte ha fatto tremare la provincia di Catania, causando crolli e danneggiamenti. Si lavora intanto dalle 4.30 nel centro coordinamento soccorsi convocato dal prefetto di Catania, Claudio Sammartino. L'epicentro è stato localizzato tra i comuni di Viagrande, Trecastagni e Aci Bonnacorsi con un ipocentro a un solo chilometro di profondità che ha accentuato l'effetto della scossa nella parte orientale della Sicilia da Taormina, al Siracusano e Ragusano.
Molti edifici vecchi hanno riportato gravi danni e decine di famiglie hanno trascorso la notte in strada. Alle 3,18 si e' registrata la scossa piu' forte da quando l'Etna ha ripreso a eruttare, la vigilia di Natale, ma nella notte ce ne sono state una dozzina superiori alla magnitudo 2. Nessuno dei feriti e' in condizioni gravi. Il centro piu' danneggiato e' Fleri, frazione di Zafferana Etnea e vicinissimo all'epicentro, dove due persone sono state estratte dalle macerie di una palazzina crollata. Un 80enne è stato estratto da soccorritori dalle macerie della sua abitazione dove il sisma lo ha sorpreso nel sonno ma se l'è cavata con lievi contusioni alla testa. Lo stesso per un abitante di Pisano.
A Zafferana Etnea una casa di riposo per anziani è stata abbandonata dagli ospiti che rifiutano di rientrarvi a causa delle lesioni. Danni anche a Santa Venerina, dove sono caduti calcinacci dalla chiesa di Santa Maria del Carmelo in Bogiardo e dal campanile della chiesa del Sacro Cuore e' crollato la statua della Madonna che era stata risparmiata dal terremoto del 2002.
Paura e danni anche nei centri dell'Acese, tra cui Santa Maria La Stella, dove si e' creato un avvallamento sull'asfalto in una strada con una fessura larga una trentina di centimetri. A Pennisi, frazione di Acireale, sei famiglie sono state sfollate per il crollo della parete al secondo piano di una palazzina e c'e' stato un cedimento nella chiesa.
I danni maggiori sono segnalati nella zona di Zafferana Etnea, dove ci sono stati cedimenti di case vecchie e abbandonate. In particolare nella frazione di Fleri, dove i crolli hanno interessato la chiesa del paese e dove si sono registrati due feriti, non gravi, con contusioni, leggere escoriazioni.
I quattro componenti di una famiglia di quattro persone - madre, padre e due figli minori - hanno visto crollare le pareti della loro casa. "Eravamo a letto - ha raccontato il capo famiglia - ci siamo svegliati di soprassalto e visto le pareti crollarci addosso. Per fortuna i mobili ci hanno protetto dalle macerie: siamo vivi per miracolo".
IL CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE IN SICILIA PER UN SOPRALLUOGO
Il capo Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, e' in partenza per la Sicilia accompagnato da un team di esperti del Dipartimento per fare un punto della situazione sui danni provocati dallo sciame sismico che in queste ore sta interessando l'area etnea. Dopo un sorvolo dell'area colpita, Borrelli incontra le autorità locali presso la Prefettura di Catania per pianificare gli interventi di assistenza alla popolazione e di verifica dell'agibilita' degli edifici. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Vito Crimi, ha assicurato che "sara' garantita la massima assistenza e immediata sistemazione a chi ha visto crollare la propria casa, per tutti gli altri saranno allestiti luoghi sicuri di ritrovo". "L'Etna rimane sempre un vulcano pericoloso e questo nostro Paese purtroppo e' molto fragile", ha osservato. Per precauzione e' stato chiuso un tratto dell'autostrada A18 Catania-Messina tra i caselli di Acireale e Giarre per la presenza di lesioni sospette sull'asfalto.
LA CALABRIA INVIA MESSI E PERSONALE IN AUTO
Le colonne mobili dei vigili del fuoco della Calabria sono partite nella notte per raggiungere i comuni siciliani colpiti dal terremoto registrato la scorsa notte, alle 3,19, con una magnitudo 4.8. Dopo la violenta scossa, in Calabria e' stato immediatamente attivato il dispositivo di soccorso con l'invio di personale e mezzi, versione sisma, con quattro sezioni operative provenienti dalla Calabria (40 unita' vigili del fuoco e mezzi).
ANZIANA TRASPORTATA IN OSPEDALE CON VARIE FRATTURE
Sono dieci i feriti trasportati in ambulanza negli ospedali catanesi per ferite leggere a causa della caduta di calcinacci dopo la scossa di terremoto delle 3.18. Una sola, una donna anziana, e' quella piu' grave per delle fratture in varie parti del corpo, ma non e' in pericolo di vita. Altre diciotto persone si sono recate autonomamente in ospedale per farsi medicare leggere contusioni create da cadute.
SONO SEI I COMUNI COLPITI MAGGIORMENTE
Sono sei i comuni maggiormente colpiti e nei quali e' stato avviato un monitoraggio da parte della protezione civile. Sono: Zafferana Etnea, Acireale, Aci S.Antonio, Aci Catena, Aci Bonaccorsi e Santa Venerina. Il terremoto ha danneggiato anche chiesa di Maria Santissima del Carmelo di Pennisi, frazione di Acireale. Crollati il campanile e la statua di Sant'Emidio, venerato perche' ritenuto il protettore dei terremoti.
SOSPESA LA CIRCOLAZIONE DEI TRENI MESSINA-SIRACUSA E CATANIA-PALERMO
Sospesa per oltre 5 ore, dalle 3.20 e fino alle 8.50, la circolazione ferroviaria sulle linee Messina-Siracusa e Catania-Palermo in seguito al terremoto che ha colpito la provincia di Catania. E' stato attuato il protocollo di sicurezza in caso di sisma ed i tecnici di Rfi hanno effettuato un sopralluogo in particolare tra Taormina e Lentini e fra Bicocca e Caltanissetta. Tre treni regionali sono stati sostituti da autobus e due intercity hanno accumulato mezz'ora di ritardo.
MUSUMECI: "IN STRETTO CONTATTO CON LA PROTEZIONE CIVILE REGIONALE"
"Sono in stretto contatto con la Protezione civile regionale, che si e' subito attivata, e seguo costantemente il lavoro di ricognizione che si sta svolgendo nell'area etnea a seguito della forte scossa di terremoto di stamane. Stiamo monitorando la situazione in tutti gli ospedali, ma dai primi accertamenti non risultano danni alle persone, tranne alcune decine di contusi, ma soltanto ad alcuni fabbricati nella zona dell'epicentro e in quelle limitrofe. La Regione partecipa al tavolo di crisi che e' stato convocato in Prefettura. Attendo l'assestamento delle operazioni per andare a fare visita ai luoghi. Siamo vicini alle comunita' colpite e vogliamo ringraziare tutte le forze di Pronto intervento e i volontari che gia' nell'immediatezza del sisma si sono attivate per prestare assistenza alla popolazione". Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci dopo il terremoto di magnitudo 4.8, avvenuto alle 3.19, con epicentro tra Viagrande e Trecastagni.
LUIGI DI MAIO: "DOMANI SARO' NEL CATANESE"
"Stamattina ho sentito il capo del dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli a proposito dell'eruzione dell'Etna e dello sciame sismico che sta interessando la zona di Catania. La Protezione Civile sta monitorando tutto e si sta muovendo con i primi sopralluoghi per valutare le entita' dei danni e pianificare gli interventi di assistenza. Domani mattina saro' con Borrelli nel catanese per incontrare i cittadini e le autorita' locali". Lo scrive su Facebook il viceministro Luigi Di Maio.
SALVINI: "GRAZIE AI VIGILI DEL FUOCO, UN PENSIERO AGLI SFOLLATI"
"Grazie agli oltre 100 Vigili del Fuoco che da stanotte stanno lavorando fra le macerie dopo i crolli per il #terremoto in provincia di Catania. Fortunatamente non ci sono morti, solo feriti lievi. Vi terro' aggiornati, un pensiero agli sfollati e onore ai pompieri! @emergenzavvf". Lo scrive il ministro dell'Interno Matteo Salvini su twitter.
Il PREMIER CONTE: "VICINO AI CATANESI, GRAZIE AI SOCCORRITORI"
"Vicino alle popolazioni del catanese per il #terremoto di stanotte. Seguo gli sviluppi in costante contatto con il capo del @DPCgov Borrelli e con il sottosegretario @vitocrimi". Lo scrive su twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. "Ringrazio la macchina dei soccorsi che si e' subito mobilitata - prosegue il premier - e auguro ai feriti una pronta guarigione".
I GEOLOGI: "SERVE PIANIFICAZIONE A LUNGO TERMINE"
La prevenzione sismica necessita anche di una pianificazione a lungo termine. Lo ricorda il presidente del Consiglio nazionale dei geologi (Cng), Francesco Peduto, che dopo la scossa di terremoto di magnitudo 4.9 in provincia di Catania sottolinea in una nota: "L'Italia si conferma ancora una volta un territorio particolarmente vulnerabile a tutti i georischi, in questo caso con un combinato del rischio sismico e vulcanico, evidenziando ancora una volta che non bisogna abbassare la guardia e perseguire una necessaria prevenzione anche attraverso pianificazioni a lungo termine".
"Con spirito di servizio, come sempre - conclude il presidente del Cng - il Consiglio nazionale dei geologi e' pronto a mettersi a disposizione e a dare supporto al dipartimento nazionale di Protezione civile, per quanto di competenza, per tutto cio' che riguarda la verifica dell'agibilita' del territorio e del costruito".
CLAUDIO FAVA: "EVENTI CHE RICORDANO LA FRAGILITA' DELLA SICILIA"
"Sono vicino alla popolazione e ai soccorritori che stanno operando nell'area etnea colpita dal terremoto. Questi eventi ci ricordano la fragilita' della nostra isola e la necessita' di una seria politica di prevenzione ed interventi per la messa in sicurezza del territorio e del patrimonio edilizio." Lo ha dichiarato Claudio Fava .