Scicli, azienda venduta all'asta per un "pasticcio giudiziario"
Due uffici e due giudici dello stesso Tribunale, quello di Ragusa, che emettono sentenze contrastanti. A farne le spese, Giorgio Occhipinti, agricoltore di 74 anni e residente in contrada Guarnieri sulla Scicli – Sampieri. La sua casa e i suoi beni, compresi capannoni e terreni agricoli, sono stati venduti all’asta: stimati per circa 4 milioni euro, ma acquistati per 490 mila euro. Un business, quello delle aste giudiziarie, sul quale si battono anche i Forconi,. Ma la beffa è ancora più assurda: Giorgio Occhipinti ha già da luglio avviato un piano di rientro omologato dallo stesso Tribunale di Ragusa che ha proceduto alla vendita. Tale piano prevede una maxi-rata semetrale di oltre 10 mila euro, la prima rata pagata proprio a luglio e la prossima già fissata per gennaio. Nonostante stia quindi già pagando per la propria azienda se la vede comunque pignorare. E questa mattina l’ufficiale giudiziario si è presentato davanti il cancello dell’azienda per permettere l’accesso al nuovo acquirente. Ad attendere l’ufficiale giudiziario c’era il nipote di Giorgio Occhipinti, il signor Giovanni che si è incatenato per non permettere il passaggio a nessuno. Per il momento, la questione rimane in sospeso in attesa che il Tribunale di Ragusa prenda una decisione "sensata".