Siracusa, in Consiglio un confronto sul piano triennale delle opere pubbliche
Avviato ieri sera il confronto sul Piano triennale delle opere pubbliche, 2018-2020, presentato dalla Giunta. Si tratta di un atto propedeutico al bilancio di previsione (che dovrebbe tornare in aula giorno 22) così come il Piano delle alienazioni, che è il secondo punto all'ordine del giorno. Il dibattito si è sviluppato sulla relazione iniziale dell'Amministrazione ma si interrotto, perché è venuto a mancare il numero legale, durante la formulazione di un atto di indirizzo della commissione consiliare Lavori pubblici che 5 giorni fa aveva deciso di non dare parere favorevole alla proposta della Giunta. Si torna in aula stasera alle 17,30.
Sono stati l'assessore ai Lavori pubblici, Pierpaolo Coppa, e il dirigente del settore, Natale Borgione, a relazionare sul Piano, che nel suo complesso vale quasi 184 milioni di euro. Il documento è un compendio di tutti i principali interventi da realizzare. Nel breve periodo, il Comune può fare affidamento su 37 milioni di euro per opere che sono già nella fase di progettazione esecutiva, 21 dei quali sono destinati all'adeguamento del sistema di approvvigionamento idrico potabile. Altri interventi di primo piano, in questo elenco, sono: il consolidamento della falesia rocciosa dell'Isola, tra punta Carrozza e punta Castelluccio (5 milioni di euro); i lavori per la riapertura del mercato ittico (3,5 milioni); il consolidamento dei muraglioni del lungomare di ponente di Ortigia (2,6 milioni); la riqualificazione di via Crispi e dell'area compresa tra piazza Stazione e piazzale Marconi (1,8 milioni). Vale, infine, 6,5 milioni di euro la riqualificazione dell'area via Tisia-via Pitia, lavori per i quali si attende che la Presidenza del Consiglio dei ministri chiarisca la vicenda del cosiddetto “bando periferie”.
“L'elenco completo comprende 111 opere, circa 200 in meno- ha spiegato l'assessore Coppa- di quello precedente (2017-2019) perché la Giunta ha ritenuto di escludere tutti quegli interventi che non fossero dotati di un livello minimo di progettazione e di sostenibilità economico-finanziaria”. Proprio su questo punto si è concentrato il giudizio negativo della commissione consiliare, che prima ha dato parere “non favorevole” al Piano della Giunta e poi, venerdì scorso, ha stilato un atto di indirizzo – illustrato in aula dal presidente Giuseppe Impallomeni e dal consigliere Andrea Buccheri – con il quale si impegnava l'Amministrazione a ritirare la proposta e a fare proprio il programma triennale di lavori votato lo scorso anno dal Consiglio comunale.
Il dibattito in aula si è avvalso del contributo di Franco Zappalà, Michele Mangiafico, Salvatore Castagnino, Salvatore Costantino Muccio, Vincenzo Pantano e Ferdinando Messina. Dopo una breve pausa voluta dal presidente dei consiglio comunale, Moena Scala, per fare con consiglieri e tecnici una sintesi del dibattito e decidere sulla prosecuzione dei lavori, il confronto è concentrato su come emendare l'atto di indirizzo della commissione perché la formulazione proposta poneva problemi giuridici e rischiava di compromettere il cammino del provvedimento. Durante la discussione è mancato il numero legale.