Pachino, Consiglio Ter con stessi argomenti: l'ira dell'opposizione
Terza convocazione del consiglio comunale di Pachino con stessi argomenti da trattare ed esplode la polemica con l'opposizione. L'Aula dovrà riunirsi mercoledì 19 dicembre alle 19,15 in sessione urgente. Tra i punti all’ordine del giorno che saranno sottoposti ai consiglieri comunali la surroga del consigliere comunale dimissionario, Giuseppe Lupo, con convalida e giuramento del consigliere neo eletto, l’approvazione del rendiconto di gestione 2017, del programma triennale delle opere pubbliche 2018-2020, e del bilancio di previsione 2018. Inoltre si voterà la ricognizione periodica delle partecipazioni detenute dall’Ente locale. Immediata la replica di Corrado Quartarone:“Quanto vale la parola del sindaco di Pachino? Nulla. Roberto Bruno conferma la sua predisposizione ad attaccarsi con le catene alla poltrona per garantirsi il suo stipendio e quello dell’esecutivo”. Non ha peli sulla lingua l'esponente di “Piazza pulita”, che tira anche una frecciata pure al presidente del Consiglio comunale, Turi Borgh. “ Il presidente dell’Aula ha convocato per la terza volta il consiglio comunale, inserendo all’ordine del giorno sempre gli stessi argomenti. Per onestà intellettuale e se ve avesse avuto un minimo di pudore, sarebbe dovuto andare a casa, così come tutto il Consiglio non avendo approvato il Rendiconto ed il Bilancio preventivo. Invece con la faccia tosta che si ritrova, ha riproposto tutto quanto per la terza volta. Deve essere chiaro ai tutti i cittadini di Pachino che questi personaggi che amministrano la città non sono per nulla disposti a rinunciare ai loro emolumenti, mentre il Comune affoga nei debiti. Bruno e compagni in questi ultimi giorni stanno tentando di fare mercato, come nel calcio, per potere avere la quadra dei numeri che l’attuale maggioranza non ha. Le dimissioni di un consigliere ed il subentro di un altro, è l’ultimo tentativo maldestro di potere capovolgere la situazione. Comunque vadano i lavori della prossima seduta, il fallimento di Bruno e del suo governo sono sotto gli occhi di un’intera città che non vede l’ora di liberarsi da sprovveduti incapaci di amministrare”.