L'incidente a Floridia, versioni contrastanti sulla morte di Thomas
Troppe versioni contrastanti, troppi si dice, ma ancora non emerge la verità sulla morte di Thomas Tralongo, l'aiuto chef di 25 anni, morto nella notte tra venerdì e sabato scorso, in un tragico incidente stradale alle porte di Floridia. La zia di Thomas, Maria ed uno zio, questa sera hanno affidato l'incarico di fare emergere la verità, allo studio legale Germano, anche se ufficialmente non c'è nessuno dei presunti responsabili iscritto nel registro degli indagati. I coinvolti nello schianto di Floridia, dovrebbero essere 5, ma nelle ultime ore si è appreso che a scortare quel carro allegorico che arrivava da Solarino trainato da un trattore ci fosse una vera comitiva. Chi era davanti al trattore, con la propria auto come scorta, ha raccontato al proprio avvocato di non essersi neppure accorto dell'incidente. Thomas Tralongo era a bordo del suo scooter e diretto nella sua casa di via Piave quando ha impattato con il carrello che trasportava il carro allegorico con un'automobile dietro che chiudeva il corteo improvvisato. L'Avvocato Antonio Meduri che difende uno dei giovani coinvolti, ha detto che domani mattina chiederà al Pm, Francesca Arena, di accogliere la richiesta del suo cliente che intende fare dichiarazioni spontanee sull'accaduto. Sempre domani ci dovrebbe essere il conferimento della perizia medico legale che verrà effettuata subito dopo all'obitorio del cimitero di Floridia. L'esito dell'autopsia è ritenuta dalla Procura di fondamentale importanza. Dovrà stabilire se Thomas è morto sul colpo, oppure è rimasto per diversi minuti agonizzante sull'asfalto della traversa Mangiapicca. In quest'ultimo caso il pm potrebbe ravvisare oltre l'omicidio stradale, anche l'omissione di soccorso.