Messina, sequestrati beni a ex amministratori di Tirrenoambiente
- La Guardia di Finanza ha sequestrato beni per un valore di oltre 4 milioni di euro nei confronti di ex vertici della Tirrenoambiente spa, una societa' incaricata della gestione della discarica di Mazzarra' Sant'Andrea (Messina). Emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e peculato sono i reati ipotizzati nel provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Messina Simona Finocchiaro. Il sequestro è scattato nei confronti di un ex presidente del Consiglio di amministrazione, di due ex amministratori delegati e di un ex membro del Consiglio di amministrazione. Le indagini hanno preso il via da una verifica fiscale eseguita dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Messina nei confronti della societa' per azioni a partecipazione pubblica con capitale misto Tirrenambiente S.p.A. Indagati nell'inchiesta sono Francesco Cannuli, Giuseppe Innocenti, Giuseppe Antonioli e Carlo Noto La Diega. Dagli accertamenti sarebbe emerso che, nel periodo 2011 - 2013, le casse della societa' sarebbero state svuotate attraverso un complesso sistema di false fatturazioni e che parte del denaro fuoriuscito sarebbe rientrato nelle tasche degli ex vertici dell'azienda attraverso societa' in cui gli stessi rivestivano importanti cariche sociali.
Piu' in particolare grazie all'attivita' di verifica fiscale e' stato riscontrato che la Tirrenoambiente avrebbe fatto ricorso, all'affidamento diretto di lavori, servizi e forniture rivolgendosi o ad aziende che facevano parte della componente privata della societa' o ad imprese comunque compiacenti le quali avrebbero provveduto ad emettere fatture per operazioni inesistenti per oltre 3 milioni di euro.
Tra le operazioni sono stati rilevati servizi di supervisione e di controllo della gestione o attivita' di consulenza che non sarebbero risultati comprovati da nessun documento che attesti l'effettuazione dell'incarico, ad esempio: corrispondenza informativa, verbali di sopralluoghi, atti di controllo e verifica, rapporti o relazioni tecniche. - Con riferimento, poi, ad alcuni servizi di fornitura della discarica e' stato accertato l'affidamento diretto da parte della Tirrenoambiente S.p.a., in violazione delle norme sull'evidenza pubblica e con l'applicazione di percentuali di ricarico sulla fornitura di materiali e la prestazione di servizi fuori da ogni logica commerciale. Questo sistema avrebbe permesso alla societa' da un lato di abbattere i costi di gestione attraverso la contabilizzazione nelle dichiarazioni Iva e II.DD. delle fatture e, dall'altro, alle societa' emittenti di accaparrare illecitamente denaro pubblico.
Sono complessivamente otto le persone denunciate: 2 rappresentanti legali della Tirrenoambiente S.p.A. che si sono succeduti nel tempo per il reato di utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e 6 rappresentanti legali delle societa' incaricate di svolgere le prestazioni per il reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti. Contestate ipotesi di peculato per un valore complessivo di oltre 3 milioni di euro nei confronti di tre soggetti che hanno ricoperto la carica di membri del Cda e rappresentanti legali delle societa' emittenti le fatture false.