- Lunga deposizione di Lucia Borsellino, oggi a Caltanissetta, al processo sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D'Amelio. Sotto accusa tre poliziotti per calunnia aggravata dall'avere agevolato Cosa nostra. La figlia di Paolo Borsellino - presente in aula anche l'altra, Fiammetta - ha risposto alle domande del procuratore Amedeo Bertone, dall'intrusione nella casa di Villagrazia di Carini alla sparizione dell'agenda rossa del magistrato. "Andai in via D'Amelio. Quell'agenda non c'era - ha detto con voce ferma - e tutto avrei pensato tranne che qualcuno, nel luogo del delitto si infilasse nella macchina ancora fumante per prendersi quello che mio padre aveva lasciato. Chiesi subito come mai non fosse presente e mi risposero in maniera trasecolata, quasi volessero dirmi che, se non e' era stata trovata, era perche' non c'era, e non perche' fosse stata sottratta".