Assenteismo alla Regione siciliana: "Tecnologia contro furbetti e lobbisti"
"I dipendenti infedeli sono una minoranza. Nella nostra macchina burocratica c'e' tantissima gente che lavora spesso senza alcun incentivo mettendoci anima e cuore, ed e' proprio questa fascia che io e il governo vorremmo aiutare e incoraggiare. Poi c'e' una minoranza di infedeli, di ruffiani, di raccomandati, opportunisti, che non hanno capito che la musica e' cambiata. Piano piano il nostro compito e' farglielo capire. Glielo faremo capire noi con i nostri strumenti, e la magistratura con i propri". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, parlando con i giornalisti a Palazzo d'Orleans, il giorno dopo il blitz della Guardia di finanza all'assessorato della Salute, con 42 indagati, 11 dei quali in stato d'arresto. "Sullo sfondo rimane l'esigenza di offrire maggiori garanzie in termini di sicurezza e vigilanza degli edifici regionali e del personale - ha proseguito - ed e' per questo che alcune settimane fa in giunta si e' deciso di dotare tutti gli edifici regionali di adeguati sistemi di sicurezza di videosorveglianza e di identificazione di chi accede agli immobili. Ci risulta che in alcuni assessorati stazionano anche i lobbisti, cercano contatti con i dipendenti, con lusinghe, ammiccamenti. Le lobby sono tollerate e sono persino pertinenti se si muovono nell'ambito di alcune regole, se escono fuori diventano un problema. E siccome i nostri dipendenti non hanno bisogno di sollecitazione noi vorremmo mettere in sicurezza tutti gli uffici e lo faremo con un investimento sostanzioso con il bilancio 2019 metteremo in gara il progetto".