Avola, Alberto: il giovane non vedente che ama il pianoforte
Oggi vi racconto la storia di un ragazzo avolese di 22 anni con una grande passione: la musica. Lui si chiama Alberto, sin dalla nascita è affetto da un deficit cognitivo ed è non vedente, ma quando suona il pianoforte, le sue mani si muovono veloci creando melodie straordinarie. “Per me la musica è emozione e felicità” - racconta il giovane - e a fargli eco è il suo maestro di pianoforte da oltre dieci anni, Giuseppe, che è davvero molto orgoglioso del suo allievo: “Ha una grandissima predisposizione per la musica, in particolare per il pianoforte. Dopo aver conseguito il diploma di ragioneria, Alberto ha iniziato il percorso preaccademico al conservatorio di Nocera Terinese (CZ), visto che le istituzioni musicali della nostra zona non sono state in grado di dare delle risposte concrete, che di fatto gli hanno negato il suo diritto allo studio”. “Inizialmente, quando la famiglia si rivolse a me per delle lezioni di pianoforte - prosegue ancora Giuseppe - non avevo alcuna esperienza con ragazzi non vedenti e non ho assicurato risultati, mettendo in discussione chiaramente la mia preparazione e non le capacità di Alberto, ma dopo qualche lezione iniziale mi sono subito reso conto che Alberto seguiva benissimo tutto quello che gli proponevo, per cui i primi anni abbiamo lavorato per imitazione”. È iniziata così questa sinergia tra Alberto e il suo maestro, una sinergia che ha portato entrambi a risultati straordinari. “Dopo il diploma - aggiunge il maestro Giuseppe - ho parlato con i genitori del ragazzo, che lo hanno sempre sostenuto in tutto, proponendo di far intraprendere ad Alberto un percorso di studi “riconosciuto", anche per dare un "senso" alla sua vita. Abbiamo iniziato così questo nuovo percorso insieme e i risultati sono stati sorprendenti, tanto che al primo solfeggio non sono riuscito a trattenere le lacrime”. Oggi Alberto è molto felice della sua vita e ogni giorno, con perseveranza, affida al pianoforte tutte le sue emozioni, riempiendo d’orgoglio sia la famiglia, sia il suo maestro Giuseppe.
Cecilia Santoro