Infanticidio vicino Aosta, al via l'autopsia sui corpi
Prende il via oggi l'autopsia sui corpi dell'infermiera quarantottenne Marisa Charrère, e dei suoi due figli, Nissen e Vivien, di 7 e 9 anni, che giovedì sera la donna - in base a una prima ricostruzione di procura e polizia - ha ucciso in casa ad Aymavilles con una iniezione letale. L'ipotesi degli inquirenti è che l'infermiera abbia prima addormentato con un sedativo i due bambini per poi praticare loro l'iniezione, con farmaci presi dal suo posto di lavoro, il reparto di cardiologia dell'ospedale di Aosta. L'ultima dose l'avrebbe riservata a sé stessa. L'incarico affidato ieri dal sostituto procuratore di Aosta Carlo Introvigne al medico legale Mirella Gherardi e al radiologo Davide Machado servirà proprio ad appurare questa tesi. E' stato il marito, Osvaldo Empereur, rientrando a casa verso la mezzanotte di giovedì, a scoprire i corpi, insieme a due brevi lettere con cui la moglie ha messo nero su bianco tutto il suo disagio.