Infiltrazioni appalti sicurezza, chiesti 6 anni ex vice presidente onorario del Foggia Calcio
Sei anni di carcere e 21 mila euro di multa sono stati chiesti questa mattina a Milano per Massimo Ruggero Curci, ex vice presidente onorario del Foggia Calcio accusato di reati fiscali e tra i 23 imputati, società comprese, in uno dei filoni dell'indagine su presunte infiltrazioni della cosca mafiosa dei Laudani in appalti di Securpolice, la società che si era occupata anche della sicurezza del Palagiustizia milanese. Le richieste di condanna, che vanno dai 7 anni e 5 mesi all'anno e mezzo, a cui si aggiunge una assoluzione, sono state avanzate dal pm Paolo Storari alla sesta sezione penale del Tribunale nel processo complementare a quello che si sta celebrando davanti alla settima sezione e che a fine mese dovrebbe andare a sentenza. Il pm, al termine della sua requisitoria, ha proposto, tra l'altro, 6 anni e mezzo di reclusione per il presunto cassiere del clan catanese Enrico Borzì, 7 anni e 5 mesi, la pena più alta, per Luigi Alecci, e 4 anni e 8 mesi per Emanuele Micelotta e Giacomo Politi, ritenuti tutti e tre i promotori dell'organizzazione criminale e 5 anni per Vincenzo Greco tra i presunti prestanome dei Laudani. Per Alecci è stato chiesto inoltre che venga dichiarato "delinquente professionale" e, a pena espiata, che venga assegnato a una colonia agricola per 3 anni mentre per Borzì e Greco la misura di sicurezza della libertà vigilata per 3 anni. Per tutte le 10 società finite sotto processo, in particolare quelle del Gruppo Securpolice, è stata chiesta una sanzione pecuniaria di 400 mila euro ciascuna.