Ferrovie, Maria Marzana sulla tratta Noto-Pachino: "Valorizzarla"
Il territorio tra Noto e Pachino, ricco di siti d’interesse archeologico e naturalistico come la Villa Romana del Tellaro, la Riserva di Vendicari e il Borgo di Marzamemi, trarrebbe notevole giovamento in termini turistici dal ripristino della ferrovia storica.
Ho presentato un’interrogazione rivolta al Ministro Toninelli affinché il recupero di questa tratta ferroviaria non sia compromesso da altri progetti di mobilità dolce, i quali possono essere realizzati in parallelo o altrove. Oltretutto essa è stata inclusa tra le tratte ferroviarie dismesse da valorizzare per il particolare pregio culturale e paesaggistico, individuate dalla legge n. 128/2017.
La tratta Noto-Pachino, denominata “Ferrovia del vino” era stata attivata nel 1935 soprattutto per il trasporto della produzione agricola - viti-vinicola in particolare - e per un collaterale servizio-passeggeri”. Il ripristino del treno costituirebbe un fattore di arricchimento dell’offerta turistica della Sicilia sud-orientale.
È noto che la tratta sia stata oggetto di studio da parte di diverse università e che anche la Fondazione FS italiane ha manifestato interesse al ripristino della linea per la circolazione di treni storico-turistici, considerato il percorso che costeggia l’Oasi di Vendicari, di particolare interesse naturalistico, nonché l’attrattiva turistica della zona del pachinese per monumenti, aree archeologiche e località a vocazione balneare. Inoltre la Commissione Trasporti della Camera ha portato all’attenzione, nell’ambito del parere sul Contratto di Programma 2017-2021 tra Ministero e RFI - Rete Ferroviaria Italiana, il mantenimento e il ripristino delle ferrovie turistiche individuate dalla legge nazionale suddetta. Anche sul territorio c’è grande sensibilità rispetto al tema e alle opportunità che ne possono derivare, da parte sia di singoli cittadini che di gruppi, come il “Comitato per il recupero della Ferrovia Noto-Pachino”, che ha raccolto a sostegno anche numerose firme.
I Comuni di Noto e Pachino dopo aver ottenuto la tratta ferroviaria in comodato d’uso gratuito dalla Ferservizi nel 2016, hanno sottoscritto nel 2017 un protocollo per “valorizzare” la tratta ferroviaria in questione realizzando un’infrastruttura tipo greenway.
A questo punto la preoccupazione che il progetto possa configgere con quello del recupero della strada ferrata, previsto oltretutto da una legge nazionale, nasce spontaneo.
Ecco perché, oltre a mettere a porre all’attenzione del Ministero delle Infrastrutture la questione, chiedo di adottare al più presto i decreti per l’attuazione della legge nazionale sulle ferrovie storiche, nonché di intervenire per quanto di competenza per un certo e celere recupero del tratto ferroviario tra Noto e Pachino.
Il Sindaco Bonfanti, dal suo canto, ha assicurato per le vie informali, che il progetto sul modello della greenway è compatibile con quello che dovrà elaborare la Regione sul recupero della ferrovia storica. Intanto sabato 17 novembre insieme ai rappresentanti delle associazioni e dei meetup locali faremo una passeggiata lungo qualche tratto della ferrovia dismessa. Confido in un impegno condiviso affinché possa essere aumentata la fruibilità del nostro suggestivo patrimonio paesaggistico e archeologico e venga recuperato e valorizzato un nostro tratto identitario e culturale.