Libia: in corso a Palermo l'incontro tra Conte, Sarraj e Haftar
E' in corso a Villa Igiea, a quanto si apprende, la riunione alla quale partecipano il premier Giuseppe Conte e i leader libici Fayez al Sarraj e Khalifa Haftar. All'incontro, a margine della Conferenza per la Libia, partecipano anche il premier russo Dmitri Medvedev, il presidente dell'Egitto Al Sisi, il presidente della Tunisia Essebsi, il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk, il ministro degli Esteri francese Le Drian, il premier algerino Ouyahia e l'inviato Onu per la Libia Salamè.
"Il maresciallo Haftar è arrivato in Italia ieri (lunedì) per una serie di incontri con i leader di Paesi vicini. Non è lì per partecipare alla Conferenza di Palermo", ha twittato, in italiano e inglese, il portavoce dell'esercito nazionale libico guidato dall'uomo forte della Cirenaica.
ZANOTELLI: "CI SI SCUSI E SI PARLI DI TEMI VERI COME I MIGRANTI"
"Abbiamo lasciato nel caos la Libia e adesso stringiamo accordi anche per abbandonare i migranti nelle carceri libiche. Dovremmo chiedere intanto scusa prima di sederci al tavolo". Lo dice il religioso comboniano, padre Alex Zanotelli, volto del 'contro-vertice' organizzato a Palermo quale risposta alla Conferenza sulla Libia di Villa Igiea. "Con gli accordi firmati dall'ex ministro dell'Interno, Minniti - aggiunge in una intervista sulle pagine locali di Repubblica - abbiamo lasciato alle violenze delle carceri libiche un milione di migranti: carne da macello. E con il suo successore, Salvini, la situazione non e' migliorata, anzi". Per il missionario "bisogna ripartire dal concetto che l'emigrazione non e' una emergenza. E' gia' assurdo che il tema sia affrontato con un decreto che si utilizza in casi di straordinarieta' e non con una legge ordinaria... Si emigra per fame, per guerra, ma anche per i cambiamenti climatici che stanno trasformando il nostro pianeta: saranno 250 milioni entro il 2050 i rifugiati climatici. Dobbiamo essere consapevoli di dover convivere e di doverci ridimensionare tutti".