Ancora disperso il pediatra, ricerche senza sosta a Corleone
Le ricerche non si sono mai fermate. Il pediatra quarantenne Giuseppe Liotta, travolto dall'ondata di maltempo scatenatasi tra sabato e domenica sulla strada Palermo-Corleone, mentre tentava di prendere servizio all'ospedale del paese, sembra essere stato inghiottito dal fiume d'acqua e fango che ha sfigurato il paesaggio. Sono stati trovati il suv bianco che aveva chiuso a chiave prima di tentare di mettersi in salvo a piedi, brandelli di vestiti e nulla piu'. Per le operazioni e' stato utilizzato anche un drone. Oggi due elicotteri dei carabinieri torneranno a sorvolare la zona tra Corleone la frazione di Scalilli: una perlustrazione alle 11, l'altra alle 15. Ma sono mobilitati tutti, forze dell'ordine, Corpo forestale, vigili del fuoco, Protezione civile, volontari Soccorso alpino e i colleghi di Giuseppe: anche a loro a scavare nel fango per trovare il pediatra ucciso dal maltempo mentre andava al lavoro, per coloro che lo conoscono "un medico e un uomo eccezionale". Anche due squadre del Corpo nazionale soccorso alpino, specializzate negli interventi in forra, sono in azione da stamattina nelle Gole Molino Drago, nel Corleonese, per le ricerche del medico palermitano del quale non si hanno piu' notizie dalla sera del 3 novembre. I tecnici della stazione Palermo-Madonie, impegnati da domenica nelle zone tra Ficuzza e Corleone, sono stati affiancati prima dai colleghi delle stazioni dell'Etna e oggi dalla squadra forre regionale che ha la sede operativa ad Acireale.
La task force, composta da esperti speleologi e rocciatori che hanno seguito un lungo iter addestrativo, opera con attivazione immediata in tutto il territorio regionale ed e' specializzata non solo nel soccorso sanitario in forre ma anche in tutte quelle attivita' di ricerca e soccorso che richiedano competenze specifiche legate alla presenza di acqua. Otto specialisti del Cnsas, attrezzati con speciali mute e imbracature, si sono calati nelle gole del torrente Frattina divisi in due squadre (una a valle, partendo dal ponte della ferrovia, l'altra a valle alla confluenza con il fiume Belice) ispezionando palmo a palmo cascate, strettoie e marmitte alla ricerca di tracce utilizzando anche speciali sonde simili a quelle usate in caso di valanghe. A supportarli dagli argini del torrente ci sono altri 9 tecnici. Nei giorni scorsi a valle delle gole erano gia' stati trovati brandelli di abiti riconosciuti dai familiari del medico disperso.