Tifosi modicani aggrediti: il sindaco Abbate scrive al prefetto di Siracusa
“Il vile attacco subito dai tifosi modicani a Siracusa non può e non deve passare in silenzio. Come Sindaco di Modica ho chiesto spiegazioni al Prefetto e al Sindaco di Siracusa su come sia potuto accadere un fatto così grave”. E’ il Sindaco di Modica, Ignazio Abbate, che scrive al Prefetto di Siracusa, dott. Giuseppe Castaldo, e al Primo Cittadino aretuseo Francesco Italia, in merito a quello che è accaduto domenica pomeriggio presso lo Stadio “Riccardo Garrone” allorquando si stava disputando la partita valida per il campionato di Promozione tra la RG Siracusa ed il New Modica. “I nove ragazzi modicani che stavano assistendo al match sono stati assaltati da un branco di “tifosi” ( anche se definirli tali è un insulto per i veri appassionati) che armati di spranghe e cinture si sono scagliati sui tifosi modicani causando loro ferite e contusioni anche piuttosto gravi. Ho chiesto ai due autorevoli rappresentati delle istituzioni, responsabili a vario titolo dell’ordine pubblico, come sia stato possibile il verificarsi di un episodio così grave. Come è possibile che possa svolgersi un evento sportivo senza la presenza di un solo rappresentante delle forze dell’ordine? Come è possibile che ci siano le porte aperte e che non ci sia nessuna recinzione in un impianto omologato per il torneo di Promozione? Perché a Modica le forze dell’ordine fanno i salti mortali per garantire il regolare svolgimento di ogni tipo di manifestazione (in primis quelle sportive) e nello stesso campionato, in una Città importante come Siracusa, non si riesce a fare altrettanto? Mi pare proprio che qui si usino due pesi e due misure. A cominciare dall’omologazione degli impianti per finire con la sicurezza pubblica. Le nostre squadre hanno giocato più volte a porte chiuse proprio perché mancavano piccolissimi dettagli che ci hanno negato la possibilità di aprire le strutture ai tifosi. Questi problemi evidentemente esistono solo a Modica perché poi quando assistiamo a certe scene su altri campi restiamo senza parole. A questo punto pretendo a nome di tutta la Città che mi onoro di rappresentare spiegazioni da parte di chi ha la competenza sull’accaduto. Spero e mi auguro che questo episodio possa svegliare le coscienze di chi dovrebbe vegliare sull’incolumità pubblica. Nel frattempo voglio esprimere la mia massima solidarietà ai ragazzi modicani che per inseguire la loro passione hanno rischiato la vita”.
Intanto, la società modicana ha annunciato ricorso contro l'omologazione della gara perchè, allo stadio della Riccardo Garrone mancavano le condizioni di sicurezza per disputare la partita, vale a dire la presenza di un'ambulanza e di rappresentanti delle forze dell'ordine. La Riccardo Garrone non avrebbe responsabilità diretta nell'aggressione in quanto i teppisti sono arrivati dall'esterno nel corso della ripresa e non sarebbero sostenitori della squadra locale. La responsabilità della società ospitante si configurerebbe per la mancanza delle condizioni di sicurezza nell'impianto sportivo.