Ex operaio dell'Eni a Gela: "Seppellivo i rifiuti del petrolchimico"
Il procuratore di Gela, Fernando Asaro, conferma che è stata avviata un'indagine dopo la testimonianza di Emanuele Pistritto, 70 anni, che ieri davanti alle telecamere del programma "Nemo", su Rai2, ha rivelato clamorosi episodi di inquinamento del suolo e del sottosuolo con rifiuti industriali provenienti dal petrolchimico dell'Eni. Pistritto, proprietario e conduttore di pale meccaniche, ora in pensione, per molti anni è stato titolare di appalti nel settore del movimento terra e di materie prime nello stabilimento. Gli scarti della lavorazione della chimica e della raffineria sarebbero stati sotterrati in grandi vasche di oltre 500 metri quadrati e della profondità di 15 metri, a est del petrolchimico. Dentro vi sarebbe stato scaricato di tutto: "Dall'amianto agli anelli di ceramica dei reattori - si autoaccusa il testimone - che mi facevano frantumare con i cingoli delle ruspe. "Gli ingegneri dicevano che 'qui fra 50 anni moriranno tutti di tumore'".