Modica, case di riposo non autorizzate:il sindaco “ordina” la chiusura
Il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, ha disposto la chiusura delle due case di riposo scoperte nel corso di un’operazione congiunta della polizia municipale e dei carabinieri del Nas delle scorse settimane. Il primo cittadino ha, infatti, emesso ordinanza con la quale intima ai titolari delle due strutture site nel centro cittadino, di dismettere l’attività entro tre giorni. L’operazione era scattata a seguito di alcune segnalazioni pervenute al Comando di Polizia Municipale sulla presunta irregolarità di due appartamenti, dove era ipotizzata l’attività ricettiva per anziani. Fu, pertanto, disposto un controllo nell’edificio, in Corso Umberto, in collaborazione coi carabinieri del Nas di Ragusa a seguito del quale furono deferite all’autorità giudiziaria due donne, di 57 e 33 anni, rispettivamente madre e figlia, giacché all’interno di un appartamento al quarto piano, in particolare, erano stati trovati quattro anziani che, secondo quanto dichiarato dalle due donne, erano presenti nella struttura da circa due mesi. Era presente una terza donna che aveva ammesso di svolgere prestazione lavorativa alternandosi nel turno con un’altra signora per accudire agli ospiti della struttura anche in ore notturne. Gli anziani presenti riferirono, dal canto loro, di pagare la somma mensile di 800 euro. Le titolari non erano state in grado di dimostrare l’avvenuto inoltro delle schede di notificazione delle suddette persone alloggiate all’autorità di Pubblica Sicurezza in quanto mai inoltrate né compilate in formato elettronico, non furono nemmeno in grado di esibire alcuna autorizzazione sanitaria o amministrativa, per cui, con atti a parte, e nei termini di legge, erano state notificate le previste sanzioni amministrative e i provvedimenti consequenziali. L’unico documento esibito è stato il contratto di locazione ad uso abitativo registrato all’Agenzia delle Entrate il cui proprietario risulta la 57enne. Presso la struttura non furono rinvenuti turni di servizio. Anche l’appartamento al primo piano dell’edificio era adibito a casa di riposo. Della vicenda fu informato anche il sindaco che nelle scorse ore ha emesso ordinanza di chiusura dell’attività.
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