Presenze turistiche nel territorio ibleo, registrato incremento di quasi il 12%
Dati positivi riguardo le presenze turistiche nella passata stagione estiva nel territorio ibleo arrivano dall'osservatorio regionale turistico. Ragusa tra le province siciliane che riesce a mantenere quasi sempre il segno "+" rispetto sia gli arrivi che le presenze. Il tutto in controtendenza con quanto avviene nel resto dell’isola.
Per quanto riguarda gli arrivi, mentre lo scorso anno gli italiani che avevano scelto la provincia di Ragusa erano 130 mila quest’anno sono 146.000 con un incremento dell’11,9%. Alla voce stranieri, invece, nel 2017 si erano registrate 65.389 presenze mentre quest’anno salgono a 77.190 con un incremento del 18%.
Il totale degli arrivi, nell’area iblea, dunque, a fronte dei 195.000 del 2017, risulta adesso pari a 223.000 con un incremento del 14% a fronte del -1,9% nel resto della Sicilia. Altri dati sono quelli sulle presenze, cioè il numero complessivo di giorni trascorsi durante un pernottamento in un albergo o in un’attività extralberghiera. In particolare, per quanto riguarda gli italiani mentre nel 2017 erano state 418.062, nel 2018 ammontano a 485.768 con un incremento del 16,2%.
Unica voce ad essere lievemente diminuita è quella riguardante le presenze di stranieri. Dai 311.641 nel 2017 ai 310.778 del 2018 con una oscillazione in basso dello 0,3%.
Soddisfatti il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti e il presidente Federalberghi Ragusa, Saro Dibennardo che, dati alla mano, possono ufficialmente smentire chi, questa estate, soprattutto tra gli operatori economici, ha lamentato un presunto calo di presenze turistiche gridando anche al fallimento.
Accuse che non trovano riscontro con i numeri anzi più che soddisfacenti. Secondo Confcommercio e Federalberghi è il caso adesso di attivare azioni di marketing territoriale per far conoscere ancora di più il territorio ibleo all’estero.