Default dietro l'angolo a Rosolini, Spadola alla giunta: rinunciate ai compensi
Prima lo stato di agitazione dei comunali da 4 mesi senza stipendi, poi la mancata copertura finanziaria per l'Asacom, infine la goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata questa mattina. Gli sforzi per la raccolta della differenziata fatti dai rosolinesi finiti nel nulla. Spazzatura mischiata e conferimento in discarica con aggravio dei costi per il Comune a un passo dal default. E' scattata così l'ira del consigliere comunale di opposizione, Giovanni Spadola, che sul suo profilo Facebook ha detto che se lui e gli altri consiglieri della minoranza rinunciano ai compensi comunali, è giusto che anche sindaco, assessori, presidenza e vice presidenza dell'aula facciano altrettanto, rinunciando all'indennità di carica. Spadola scrive: "Siamo oramai arrivati alle comiche per la raccolta differenziata dei rifiuti a Rosolini. Se da una parte c'è l'impegno dei cittadini a collaborare, dall'altro c'è il più totale menefreghismo da parte di un'amministrazione che non ha più motivo di esistere per la sua inefficienza. Questa mattina come da calendario, era prevista la raccolta di umido e vetro. Cosa è successo? Spazzatura mischiata. Tutto negli autocompattatori. E' diventata quasi una regola andare a conferire in discarica con aggravio di costi per le casse comunali in un momento tragico per il Comune, sempre più verso il dissesto finanziario.
Ma al sindaco & company gli interessa andare in viaggio a Frankenthal per il gemellaggio, anzichè chiedere un incontro a Roma al Ministero per affrontare il problema della grave crisi economica, a battere cassa - scrive Spadola sul social - In quattro mesi il sindaco Incatasciato con la complicità del presidente del consiglio e dell'intero Pd, anche se spaccato al suo interno, ha seminato macerie a Rosolini. Per loro la trasferta di Frankenthal vale di più dell'agitazione dei 200 dipendenti comunali. Di duecento famiglie sul lastrico che non vedono stipendi da quattro mesi. Dimostrino un po' di responsabilità nei confronti della città e dei rosolinesi. Noi dell'opposizione in due emendamenti al Bilancio di previsione, abbiamo deciso di rinunciare al gettone di presenza, mettendo a disposizione i nostri compensi a chi ha realmente bisogno, come ad esempio l'Asacom. Faccia altrettanto il primo cittadino, gli assessori, il presidente del consiglio comunale e la sua vice. Rinuncino alle indennità di carica se hanno realmente a cuore le sorti della città. Io in cinque anni di politica attiva ho sempre rinunciato al compenso ed oggi continuo a farlo per il bene della città .Una Rosolini che giorno dopo giorno si avvia in un mare in tempesta. E ne vedremo di belle nelle prossime settimane, quando arriveranno le stangate dei tributi. Bollette pazze e minacce di fermi amministrativi. Saranno i rosolinesi a pagare il prezzo molto salato dell'incapacità dell'amministrazione Incatasciato".
(Nella foto al centro Giovanni Spadola, alla sua destra Emereziana Cassola, a sinistra Corrado Sortino, tutti del direttivo di Giovani Rosolinesi)