Bomba al Politecnico in Crimea, almeno tredici morti
Almeno 13 persone sono morte e altre 50 sono rimaste ferite in una esplosione avvenuta questa mattina nella mensa del Politecnico di Kerch, in Crimea. Lo ha detto il portavoce del Comitato Investigativo russo Svetlana Petrenko citato dalla Tass. Il bilancio delle vittime è in corso di verifica.
L'antiterrorismo ha accertato che si è trattato dello scoppio di un ordigno non identificato.
Il Cremlino sta considerando la pista terroristica. "Oltre 200 militari del distretto militare del sud e circa 10 mezzi pesanti sono stati inviati a Kerch su ordine del comandante delle forze armate del distretto per aiutare i servizi di emergenza della città a ripulire le macerie provate dall'esplosione".
L'ordigno esploso "conteneva elementi metallici". Lo fa sapere il Comitato Investigativo russo citando i dati preliminari. Il Comitato ha aperto un'indagine criminale sulla base dell'articolo 205 del codice penale russo, ovvero "atto terroristico". La maggior parte dei feriti sono adolescenti, precisa. Lo riportano i media russi.
L'assalitore è forse uno studente dell'istituto - Uno studente dell'istituto di Kerch dove è avvenuta l'esplosione di oggi, Semion Gavrilov, ha raccontato che al politecnico "un viso familiare ha iniziato a sparare agli studenti, sembra sia uno dei nostri compagni". Lo riporta Meduza. Stando ad altri media russi, come Lenta e la radio Govorit Moskva, gli assalitori "potrebbero essere due" e le esplosioni "quattro" e non una, come precedentemente riportato. Ma si tratta di informazioni non confermate a livello ufficiale.