'Ndrangheta, sequestrati 16 milioni a un imprenditore legato al clan
Beni per 16 milioni di euro sono stati confiscati dalla Direzione Investigativa Antimafia all'imprenditore Bruno Potenza, ritenuto legato al clan Lo Russo del quartiere Miano di Napoli. La Dia ha messo i sigilli, dopo indagini avvalorate anche da una rogatoria internazionale in Svizzera, a 11 immobili, 4 società con l'intero patrimonio aziendale (tra cui una nota sala ricevimenti di Pozzuoli, Villa delle Ninfe), 3 vetture, una barca bimotore, 23 rapporti finanziari, 3 depositi bancari nazionali e polizze. Nel corso dell'attività investigativa è anche emersa la figura di un prestanome, Maurizio Di Napoli, risultato intestatario e anche apparentemente anche amministratore, di Villa delle Ninfe. In realtà la Dia ha accertato che invece la sala ricevimenti e la sua gestion erano riconducibili. Bruno Potenza è già stato condannato per associazione a delinquere di stampo camorristico finalizzato all'usura, alle estorsioni e al riciclaggio di denaro sia in Italia che all'estero.